LA PROPOSTA DI THERESA MAY

In Inghilterra torna la caccia alla volpe

Katia Perrini

Considerata la quintessenza della britannicità upper class, la caccia alla volpe, messa fuori legge dal laburista Tony Blair nel 2004, presto potrebbe tornare ad essere l'hobby preferito dell'aristocrazia o dei loro imitatori snob di basso lignaggio ma con tanti denari da spendere per mimetizzarsi tra gli "happy few". Lo ha promesso il premier conservatore Theresa May che si è detta favorevole a rispettare l'impegno Tory per un nuovo voto ai Comuni. "Sono sempre stata a favore", ha dichiarato il premier, sottolineando che lascerà la scelta al Parlamento. Non è chiaro, forse volutamente, se all'attuale - dove i conservatori possono contare sulla risicata maggioranza di 330 deputati su 650 seggi - o a quello che uscirà dalle elezioni anticipate dell'8 giugno, dove i sondaggi prevedono una vittoria Tory a man bassa. Anche il suo predecessore, David Cameron, aveva promesso di portare la questione al vaglio del Parlamento, ma non se ne fece niente per mancanza di sostegno. Ottimismo è stato espresso dal presidente del Consiglio delle asociazioni di caccia, lord Mancroft, secondo il quale il voto potrebbe esserci già quest'anno. Ma i sondaggi, ricorda The Independent, dicono che per la grande maggioranza dei britannici, l'84%, la caccia alla volpe dovrebbe restare illegale e anche tra i Tory ci sono voci nettamente contrarie.