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Usa e Gran Bretagna vietano pc e tablet sui voli da Medioriente e Nord Africa

Silvia Sfregola
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I passeggeri che voleranno negli Stati Uniti da 10 aeroporti di otto Paesi, in gran parte in Medioriente e Nord Africa, dovranno rinunciare a portare i loro dispositivi elettronici nel bagaglio a mano, con l'unica eccezione dei telefoni. A confermarlo il governo americano, sottolineando che la misura deriva da informazioni di intelligence su potenziali minacce terroristiche, mentre non è legata all'ordine sull'immigrazione del presidente Donald Trump nei confronti di sei Paesi a maggioranza musulmana. La misura, ha confermato il dipartimento di Sicurezza interna, vieta di portare nel bagaglio a mano dispositivi elettronici più grandi di un telefono cellulare, come tablet, lettori dvd portatili, laptop e telecamere. A doverli imbarcare in stiva saranno i passeggeri provenienti da aeroporti di otto Paesi a maggioranza musulmana: Amman in Giordania; Il Cairo in Egitto; Kuwait City in Kuwait; Doha in Qatar; Dubai e Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti; Istanbul in Turchia; Casablanca in Marocco; Riad e Gedda in Arabia Saudita. Già nel luglio 2014 il dipartimento americano aveva rafforzato le misure di sicurezza sui voli diretti negli Stati Uniti, ordinando maggiori controlli sui telefoni cellulari e sugli altri dispositivi elettronici, chiedendo ai passeggeri di accenderli prima di imbarcarsi. Gli aeroporti colpiti dalla misura sono serviti da nove compagnie che ogni giorno hanno 50 collegamenti diretti con gli Usa. Tra esse ci sono Royal Jordanian Airlines, Egypt Air, Turkish Airlines, Saudi Arabian Airlines, Kuwait Airways, Royal Air Maroc, Qatar Airways, Emirates ed Etihad Airways, hanno riferito fonti ufficiali governative americane. I vettori avranno tempo sino a venerdì per adeguarsi alle nuove misure, che saranno applicate a tempo indeterminato. Nessuna spiegazione dalle autorità americane sul fatto che il divieto valga solo per i voli diretti negli Usa, e non per quelli in partenza da essi verso gli aeroporti elencati. Il dipartimento, che ha puntualizzato saranno autorizzati in cabina i dispositivi elettronici medici, ha sottolineato che le misure resteranno in vigore sino a quando "le minacce" che le hanno motivate continueranno, e che non è escluso siano ampliate ad altri scali se sarà ritenuto necessario. Le autorità hanno citato la "preoccupazione sul continuo interesse dei terroristi nel colpire aerei commerciali, tra cui hub dei trasporti, negli ultimi due anni". "Le informazioni indicano che gruppi terroristi continuano ad avere come obiettivi i voli commerciali, anche introducendo a bordo esplosivi in vari oggetti di consumo", hanno puntualizzato, facendo riferimento ai dispositivi elettronici. Anche la Gran Bretagna ha adottato un provvedimento analogo. Un portavoce della premier Theresa May ha fatto sapere che il divieto di portare in cabina apparecchiature elettroniche di dimensioni superiori a quelle di un cellulare (lunghezza 16 centimetri, larghezza 9,3 e spessore 1,5) si applicherà ai passeggeri diretti nel Regno Unito da Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita. Una misura che il governo britannico considera "necessaria e proporzionata" per la "sicurezza del trasporto aereo". Fonti ufficiali americane hanno fatto sapere che la misura è stata valutata dopo un'operazione Usa in Yemen contro al-Qaeda nella Penisola Arabica (Aqap), che ha pianificato tentati attacchi dinamitardi su voli diretti in Occidente. Il gruppo terrorista ha rivendicato tra l'altro l'attentato contro il giornale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, condotto il 7 gennaio 2015. Nel 2010, la sicurezza britannica e di Dubai intercettò pacchi bomba su voli diretti dallo Yemen agli Usa, mentre nel 2009 Aqap rivendicò il fallito attentato sul volo Amsterdam-Detroit.

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