LA VISITA IN AMERICA

Renzi demolition man, l'orto di Michelle e i vestiti di Armani, ecco la cena alla Casa Bianca

Katia Perrini

«Vi confesso che sulle prime ero po' preoccupato per questa cena, dopo tutto Matteo viene chiamato il "Rottamatore", il "demolition man"». Così ha scherzato Barack Obama durante il brindisi ieri notte alla cena di stato, l'ultima della sua presidenza, alla Casa Bianca in onore del presidente del Consiglio Matteo Renzi e la moglie Agnese Landini. E poi si è rivolto ad uno degli altri ospiti eccellenti arrivati dall'Italia: «Roberto Benigni è qui e mi ha promesso di non saltare sui tavoli», ha detto scoppiando in una risata. Obama ha scherzato ancora con Renzi, che indossava un smoking Armani, per il modo in cui si vestiva prima di diventare premier («c'è un video»): «Giorgio Armani è qui - ha detto rivolgendosi allo stilista italiano che era uno degli ospiti della cena - e si vergognerebbe nel sapere che il primo ministro italiano un tempo indossava cose del genere». Il presidente ha concluso con un tributo alle due "first lady": «Abbiamo fatto un buon matrimonio, e grazie alle nostre mogli, ora ci vestiamo meglio, mangiamo meglio e siamo migliori e vi ringraziamo entrambe». Nel clima rilassato, ironico e divertito, si è inserito anche Matteo Renzi: «Sono da sempre un fan di Obama, a partire dal suo primo discorso in Illinois nel 2007 ma, dopo aver ascoltato i discorsi di Michelle in campagna elettorale, li ho trovati dello stesso livello. Penso che i tuoi discorsi siano meglio dei tuoi pomodori», ha detto scherzando Renzi nel discorso di apertura alla cena di Stato alla Casa Bianca. Renzi ha poi ripreso il concetto di «bottega» come luogo in cui si condivide il lavoro per renderlo migliore possibile, come accade con l'amministrazione Obama. Per questa ragione il presidente Usa è stato paragonato a un maestro del Rinascimento: «Ci hai dato l'opportunità di lavorare insieme a te per migliorare il mondo e pensare al futuro come a un luogo di speranza». Il premier ha poi scherzato: «I nostri popoli condividono a tavola vino e cibo così come condividono gli stessi valori: possiamo allora organizzare una visita a Firenze, andare agli Uffizi e al David, e poi fare non una cena di Stato, ma andare in una osteria per vedere se i pomodori italiani sono più buoni di quelli dell'orto di Michelle». Roberto Benigni, tra gli invitati alla cena, ha aggiunto: «L'orto di Michelle è bellissimo. Tra l'altro mi ha detto che la figlia ha visto il mio film "La vita è bella" almeno una ventina di volte: mi ha fatto piacere». Benigni, interpellato dai cronisti durante la cena di Stato con Obama e Renzi alla Casa Bianca. «Io probabilmente resto qui, sto cercando una cosetta nell'orto di Michelle, le ho consigliato il cavolo nero perché lei non capisce molto di cavolo. Siccome io sono di origini contadine, le ho consigliato il cavolo nero che cresce in Toscana», ha scherzato il comico con i cronisti, aggiungendo di aver chiesto a Obama di «fermare Renzi».  A cena c'erano circa 370 ospiti vip per assaggiare i piatti dello chef Mario Batali, tutti con un tocco di "Made in Italy'" dagli agnolotti alle braciole fino al tiramisù, gli Obama hanno messo a disposizione il prato del South lawn. Tra gli ospiti Fabrizio Freda, presidente di Estee Lauder, l'attore e regista John Turturro, il presidente di Fca John Elkan con la moglie Lavinia Borromeo, la leader democratica Nancy Pelosi, l'ex campione di Formula uno Mario Andretti. Inoltre, gli invitati arrivati dall'Italia con Renzi: Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, Bebe Vio, Giorgio Armani, Giusi Nicolini, Paolo Sorrentino, Paola Antonelli, Raffaele Cantone, Fabiola Giannoti.