Afghanistan, attacco talebano al consolato degli Stati Uniti

Attacco talebano contro il consolato degli Stati Uniti a Herat, nell'ovest dell'Afghanistan. Due attentatori suicidi si sono fatti esplodere a bordo di autobombe e subito dopo è cominciato uno scontro a fuoco. Stando a fonti ufficiali locali, il bilancio è di almeno ttre afghani morti e numerosi feriti; inoltre sono stati uccisi sette degli aggressori, tra cui i due autisti delle autobombe. Gli Stati Uniti fanno sapere che tutto il personale del consolato sta bene e che le forze americane si sono successivamente spostate nella zona per mettere la struttura in sicurezza. L'attacco è stato rivendicato dai talebani tramite il loro portavoce, Qari Yousef Ahmadi, che ha telefonato ad Associated Press. Stando alla ricostruzione fornita da fonti afghane, l'attacco è cominciato intorno alle 6 del mattino, quando i talebani hanno fatto saltare in aria le due autobombe a circa 60 metri dall'ingresso principale del consolato: si trattava di un suv e di un furgoncino di piccole dimensioni. Intanto alcuni militanti a piedi hanno cominciato a sparare contro le forze di sicurezza afghane intorno alla struttura. Non è chiaro se alcuni aggressori siano riusciti a entrare nella struttura. Le forze speciali statunitensi sono comunque entrate per mettere la struttura in sicurezza. Nella squadra intervenuta c'è «personale di sicurezza americano», fa sapere la vice portavoce del dipartimento di Stato, Marie Harf, aggiungendo che «sembra che il personale di sicurezza americano e i contractor non abbiano trovato nessun aggressore all'interno». Herat si trova vicino al confine con l'Iran ed è considerata una delle città più sviluppate dell'Afghanistan. Il consolato Usa si trova in una zona scarsamente popolata della città e l'attacco è avvenuto di venerdì, che nel Paese è una giornata di riposo. «Tutto il personale del consolato è salvo e non ci sono dispersi», ha fatto sapere il portavoce dell'ambasciata Usa a Kabul. Solidarietà agli Stati Uniti è stata espressa anche dal vicepremier nonché ministro degli Interni Angelino Alfano,