Letta: mai in Siria senza mandato Onu. Da Italia contributo umanitario di 50 milioni di dollari
«A Palazzo Chigi ho avuto la possibilità di ricevere Domenico Quirico, un uomo finalmente libero, strappato da una terra che continua a nascondere Padre Dall'Oglio». Così il premier, Enrico Letta, parlando in Aula alla Camera durante il dibattito sulla Siria. Negli occhi di Quirico, ha aggiunto Letta, «ho letto la sofferenza di un dramma che investe anche noi e il nostro ruolo». L'Aula di Montecitorio ha tributato un lungo e sentito applauso al giornalista de La Stampa. «Al G20 di San Pietroburgo, con alcuni paesi alleati, abbiamo stabilito di aumentare da subito le risorse per rispondere all'emergenza umanitaria, dato che ad oggi i fondi Onu operativi sono meno della metà di quelli che servirebbero per rispondere all'emergenza». Così il premier, Enrico Letta, parlando in Aula alla Camera durante il dibattito sulla Siria. «L'Italia - aggiunge Letta - ha stanziato 50 milioni di dollari, come ulteriore contributo per risolvere il dramma» e «se ci sarà spazio in Parlamento per rendere più consistente questa cifra il governo sarà ovviamente favorevole». «Il governo è convinto che nessuna delle parti in campo sia capace di prevalere nel conflitto. Per rendere praticabile la via negoziale e la stabilizzazione della Siria e della regione bisogna »continuare a sostenere« la conferenza Ginevra 2 la cui convocazione è »urgente e indispensabile».Poi Letta ha aggiunto: «Non voglio farmi illusioni, la strada diplomatica resta in salita, ma è una strada da battere con determinazione».