I venezuelani scelgono il presidente

I venezuelani scelgono oggi il nuovo presidente. Dal voto - convocato dopo la morte, il 5 marzo, di Hugo Chavez - uscirà l'uomo che concluderà nel 2019 il mandato iniziato lo scorso 10 gennaio. Circa 19 milioni di elettori sono chiamati alle urne per scegliere tra l'attuale presidente incaricato e candidato dello «chavismo», Nicolas Maduro (nella foto), e l'oppositore, Henrique Capriles. I risultati sono attesi nella notte italiana. Le polemiche che hanno accompagnato l'intera campagna non hanno risparmiato la vigilia del voto. L'opposizione ha rivolto una protesta ufficiale al governo per non aver rispettato la fase di riflessione: alla vigilia del voto, Maduro è apparso in tv mentre visitava la tomba di Chavez. La televisione statale venezuelana ha trasmesso 65 ore di servizi sul presidente ad interim Maduro, contro i 23 minuti dedicati alla campagna elettorale del candidato dell'opposizione, secondo i dati diffusi dall'istituto Monitoreo Ciudadan. Incurante delle polemiche, intanto Maduro ha detto: «Se vinco, con umiltà accetterò. Se perdo, con la stessa umiltà e ispirato ai valori di Chavez, accetterò». Il presidente ad interim venezuelano ha assicurato che è pronto ad accettare un'eventuale sconfitta nelle elezioni. Parlando con gli osservatori internazionali che seguono il processo elettorale Maduro ha sottolineato che «qualunque siano i risultati elettorali, questi verranno riconosciuti, ho firmato il documento del Consiglio Nazionale Elettorale in cui mi sono impegnato a farlo». L'ex sindacalista, che Chavez aveva indicato come suo delfino, ha detto comunque di sentirsi «felice» e «tranquillo» perchè «sono stato leale con Hugo Chavez, sono stato leale quando era in vita e ora sono leale alla suo ricordo».