Intervento in Siria: Obama chiederà l’autorizzazione al Congresso

Barack Obama chiederà al Congresso degli Stati Uniti l'autorizzazione per un'azione militare contro la Siria. Lo ha annunciato lui stesso nel corso della dichiarazione tenuta nel Giardino delle rose della Casa Bianca. Obama ha precisato che avrebbe l'autorità per potere agire da solo, ma che ritiene importante che negli Stati Uniti si tenga un dibattito. Ha aggiunto che i leader del Congresso hanno in programma un dibattito e un voto non appena il Parlamento tornerà al lavoro a settembre. Negli Stati Uniti i parlamentari sono nel periodo di quattro settimane di pausa estiva e dovrebbero tornare al lavoro il 9 settembre. Con sei navi da guerra della marina Usa nel Mediterraneo pronte a colpire, Obama ha detto di avere deciso che gli Stati Uniti dovrebbero intraprendere un'azione militare in Siria, ma ha anche sottolineato che consulterà il Congresso. A questo proposito ha invitato i parlamentari a considerare «che messaggio manderemmo a un dittatore» se gli venisse permesso di uccidere centinaia di bambini con armi chimiche senza avere alcuna risposta. Al termine della conferenza stampa qualcuno ha chiesto a Obama cosa farebbe nel caso in cui il Congresso si esprimesse a sfavore di un intervento militare in Siria, ma l'inquilino della Casa Bianca non ha risposto. «Il ruolo di comandante in capo del presidente degli Stati Uniti viene rafforzato quando ha il sostegno dei deputati». Così il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, commenta l'annuncio dato da Barack Obama che chiederà l'approvazione del Congresso per un intervento militare in Siria. Gran parte dei deputati americani aveva invitato Obama a includere il Congresso nella decisione. intanto si moltiplicano le marce contro l’intervento militare. A Houston sono in programma per oggi due cortei, uno a favore dell'azione militare e l'altro contro. A Boston è prevista invece una manifestazione contro l'attacco. Oltre mille manifestanti che hanno marciato a Londra per protestare contro l’ intervento militare in Siria. I dimostranti sono passati da Downing Street e si sono poi radunati a Trafalgar Square, portando bandiere siriane e cartelli sui quali si leggeva «Giù le mani dalla Sirià». Il corteo giunge dopo che giovedì sera la Camera dei comuni ha bocciato la mozione che chiedeva la partecipazione del Regno Unito a un attacco militare.