ci riprovano

Pensioni, tasse e patrimoniale. L'Ocse mette nel mirino l'Italia: piano choc

La crescita c'è ma sta rallentando, l'Italia deve intervenire con la patrimoniale e altre misure. A fare la lista è l'Ocse che chiede al nostro paese, per esempio, di "spostare le imposte dal lavoro alla proprietà e all’eredità, garantendo al contempo il mantenimento o l’aumento delle entrate", si legge in una delle raccomandazioni dell’Ocse contenute nell’Economic Survey sull’Italia. "Lo spostamento delle imposte dal lavoro alla successione e alla proprietà renderebbe il mix fiscale più favorevole alla crescita", scrive l.’Ocse che chiede anche di "aggiornare i calcoli della base imponibile tenendo conto degli impatti distributivi e di "continuare a contrastare l’evasione fiscale, anche continuando a promuovere l’uso dei pagamenti digitali e abbassando il tetto sui pagamenti in contanti". E di tagliare le "pensioni elevate". 

 

  

Lo Studio economico dell’Ocse 2023 sull’Italia stima una crescita economica pari, rispettivamente, allo 0,7% per quest’anno, dopo lo 0,7% registrato nel 2023 e l’1,2% previsto per il 2025. L’inflazione complessiva dovrebbe diminuire gradualmente dal 5,9% del 2023 al 2,6% nel 2024 e al 2,3% nel 2025, in linea con l’inflazione di fondo che dovrebbe raggiungere il 2,5% nel 2025. Tra le raccomandazioni anche l’eliminazione delle spese fiscali "costose che non hanno una giustificazione economica o distributiva, ad esempio limitando la copertura della detrazione per il coniuge a carico. Il tutto alla luce del fatto che la quota delle imposte sul lavoro sul totale delle entrate è superiore a quella delle economie Ocse simili, mentre il gettito Iva e le imposte di successione sono inferiori", si rileva nel documento. E questo perché "una quota significativa delle entrate viene persa a causa dell’evasione fiscale", mentre la base imponibile dell’imposta sul reddito è erosa da costose detrazioni-deduzioni. Per l’Ocse inoltre "è possibile ridurre l’erosione della base imponibile, anche riducendo le spese fiscali e limitando la proliferazione di regimi fiscali speciali di flat tax".

 

Poi sempre l'Ocse parla anche delle pensioni: "È necessario risparmiare sulla spesa pubblica" ed in questa cornice le pensioni rappresentano una quota importante della spesa complessiva. Nel breve termine, questo problema si potrebbe contenere il problema con "l’eliminazione graduale regimi di pensionamento anticipato. La parziale de-indicizzazione delle pensioni elevate dovrebbe essere mantenuta nel breve termine, ma sostituita nel medio termine da una tassa sulle pensioni elevate che non sono correlate a contributi pensionistici pregressi". "Questo contributo di solidarietà", scrive lorganismo "potrebbe essere mantenuto fino a quando il reddito relativo dei pensionati non sarà allineato alla media Ocse".