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Bankitalia, le considerazioni finali di Visco: sul Pnrr non c'è tempo da perdere

Per Ignazio Visco  i "miglioramenti del Pnrr sono possibili" ma "nel perseguimento di eventuali modifiche bisogna però tenere conto del serrato programma concordato con le autorità europee". Il governatore della Banca d'Italia lo ha detto  Visco, nel corso delle sue Considerazioni finali, ricordando come "un confronto continuo con la Commissione è assolutamente necessario, nonché utile e costruttivo". Sui conti, Visco ha affermato che "nel primo trimestre di quest’anno la crescita dell’economia ha di nuovo superato le attese. Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all’uno per cento", ha detto ancora Visco.

"La ripresa - ha indicato - è stata più marcata nelle costruzioni, sostenute dagli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio edilizio, e nei servizi, tornati a espandersi significativamente con il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dei contagi. Nonostante le difficoltà in corso d’anno, anche la produzione manifatturiera si è mantenuta in media sui livelli del 2019". Inoltre, ha detto ancora Visco, "la rinnovata vitalità del sistema economico si è manifestata nella robusta espansione delle esportazioni e nella forte ripresa dell’accumulazione di capitale".

  

"Il rischio che l’inflazione resti troppo a lungo superiore all’obiettivo si è decisamente ridimensionato rispetto al picco della metà del 2022" mentre la richiesta e le condizioni dei prestiti a imprese e famiglie registrano un irrigidimento a seguito della politica della Bce, ha spiegato Visco. Il governatore  ha dedicato un passaggio al salario minimo: "Come negli altri principali paesi, l’introduzione di un salario minimo, definito con il necessario equilibrio, può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale". "Troppi, non solo tra i giovani, non hanno un’occupazione regolare o, pur avendola, non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate", ha affermato.