l'intervista

Italia-Giappone, parte il Forum di dialogo all’insegna della transizione ecologica

Leonardo Ventura

Intensificare le relazioni politiche tra Italia e Giappone delineando possibili soluzioni pratiche per migliorare l’interscambio reciproco di prodotti, conoscenze ed eccellenze, senza trascurare la formazione e l’inserimento nel mercato di giovani talenti. È questo l’obiettivo della Decima riunione del Forum Italia-Giappone, organizzato a Tokyo il 15 dicembre dalla Japan Italy Economic Federation - JIEF, associazione che vede tra i fondatori Daniele Di Santo, imprenditore ed esperto in politiche pubbliche, ormai da anni stabilmente in Giappone, a Fukuoka, dove abita con la sua famiglia. L’incontro di quest’anno sarà caratterizzato da una novità tecnologica, tutta giapponese, di partecipazione all’evento: l’ologramma.

Come ha avuto l’idea di creare la Japan Italy Economic Federation?
"Sono arrivato in Giappone nel 2006 affascinato dalla mentalità e dal modo di lavorare giapponesi ma anche attratto dalla loro cultura. I primi tempi sono stati duri, in una realtà completamente diversa da quella occidentale resa ancora più difficile dalle complicanze della lingua. I giapponesi sono molto chiusi verso i ‘Gaijin’, gli stranieri, ma le diffidenze iniziali si dissipano una volta che capiscono la tua passione per il loro modo di vivere e la dedizione al lavoro. Alla fine, rimboccandosi le maniche, nel 2007 ho avviato l’agenzia di consulenza ‘Di Santo Consulting’, divenuta poi nel 2010 società per azioni ‘Di Santo Corporation’, oggi leader nella consulenza ad aziende ed enti pubblici italiani nella pianificazione di nuovi progetti e investimenti, in particolare nei settori ambiente, tecnologia e valorizzazione del territorio. Da qui il passo verso la creazione della Japan Italy Economic Federation, è stato breve. Proprio la mia esperienza di ponte culturale tra i due paesi mi ha convinto della necessità di rafforzare i rapporti tra Italia e Giappone, e fondare nel 2013, grazie anche al supporto e al prezioso contributo della comunità d’affari e delle autorità locali, il Forum Italia Giappone, un forum economico annuale che da dieci anni raccoglie alti esponenti di economia, impresa, istituzioni e politica attorno a temi chiave per le relazioni economico-istituzionali tra i due Paesi".

  

Di cosa si occupa esattamente la Japan Italy Economic Federation?
"La Japan Italy Economic Federation si occupa principalmente di promuovere le relazioni politiche Italia-Giappone, coordinando il proprio gruppo di lavoro di cui fanno parte autorevoli esponenti di entrambi i paesi ma anche di supportare organizzazioni italiane e università, senza trascurare accoglienza, formazione e inserimento nel mercato di giovani talenti con accordi siglati con alcune importanti università italiane. Infine di organizzare ogni anno il Forum Italia Giappone".

Ci spiega meglio cos’è il Forum Italia-Giappone?
"Il Forum si propone di scambiare informazioni su problemi e definire possibili soluzioni, attivare un confronto stabile per sviluppare alcune linee guida comuni su cui articolare progetti e sinergie. Inoltre si propone di redigere un documento condiviso da presentare ai due governi di Italia e Giappone e grazie all’intervento delle aziende, di delineare possibili soluzioni pratiche per migliorare l’interscambio reciproco di prodotti, conoscenze ed eccellenze".

Questa decima edizione sarà dedicata principalmente alla transizione ecologica…
"La decima riunione del Forum Italia Giappone metterà a confronto i protagonisti della transizione ecologica dei due paesi su una serie di temi chiave legati principalmente alla sfida di rinnovamento che si pongono davanti al sistema industriale economico, sociale e ambientale. Tra i temi principali che verranno affrontati in questa edizione ci sono anche l’autosufficienza alimentare, le comunità energetiche rinnovabili, le nuove tecnologie, ma soprattutto la sicurezza nazionale. L’autosufficienza alimentare ed energetica e la capacità di innovazione, in particolare, sono da considerare come prioritarie da questo punto di vista. Di fondo rimane comunque il tema della sostenibilità: Italia e Giappone sono accomunate dal più basso tasso di natalità al mondo, pur in un quadro di grandi capacità e dinamicità del sistema economico e manifatturiero".

Quest’anno la kermesse sarà segnata anche da un’innovazione tecnologica particolarmente importante: la possibilità degli ospiti di partecipare anche a distanza. Ci spiega la novità?
"Quest’anno abbiamo deciso di dare agli ospiti la possibilità di intervenire non solo in presenza ma anche con la formula del collegamento in diretta tramite realtà virtuale con ologramma, una nuova tecnologia messa a punto da una società del gruppo Di Santo Corporation. Si tratta di una vera e propria innovazione che ha risvolti molto importanti, soprattutto per l’ambiente: riducendo gli spostamenti diretti verso Tokyo dei partecipanti sarà possibile infatti evitare l’immissione in atmosfera di circa 23 mila Kg di anidride carbonica, una quota corrispondente alla piantumazione di quasi 1000 alberi. Insomma, questa nuova modalità di interazione con l’utilizzo della tecnologia olografica non solo ci  proietta in un futuro sempre più interconnesso ma permette anche ridurre l’impatto umano e contrastare il cambiamento climatico contribuendo così al benessere del nostro pianeta".