misura anti-crisi

Chi ha diritto al bonus 200 euro: dipendenti, autonomi e pensionati, ecco come richiederlo

Arriva il bonus per le categorie più deboli, dipendenti e autonomi, colpite dalla crisi conseguente alla guerra ucraina. Si tratta di un’indennità una tantum di 200 euro che i datori di lavoro devono erogare, in via automatica, nella busta paga di luglio ai lavoratori che hanno particolari requisiti reddituali. La norma è stata inserita nel decreto legge 17 maggio 2022, n. 50. La somma è corrisposta anche ai pensionati di ogni genere (con assegno maturato con il lavoro, sociale, per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022. Per ottenerlo è sufficiente un requisito reddituale. E cioè gli interessati devono essere in possesso di un reddito personale assoggettabile a Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l'anno 2021 a 35.000 euro. Non solo. Chi lo chiede deve essere residente in Italia e nel caso dei lavoratori dipendenti, aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,80%.

 

  

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Se per dipendenti e pensionati l’erogazione è automatica, il decreto stabilisce la necessità, della domanda per lavoratori autonomi. Che dovranno compilare e firmare il documento per attestare di non ricevere due volte l’incentivo (in caso di titolarità di due rapporti di lavoro o avendo in famiglia un percettore di Reddito di cittadinanza) e di possedere tutti i requisiti necessari.

 

La possibilità è concessa ai lavoratori domestici che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro, alla data del 18 maggio 2022. Il beneficio è riconosciuto a chi, nel corso del 2022, percepisce l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021 e ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione separata sempre che dai contratti derivi un reddito non superiore a 35.000 euro nel 2021. L’assegno andrà anche ai lavoratori stagionali che lo scorso anno abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate e con reddito inferiore ai 35mila. Ma anche ai lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (che, nel 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati e sempre sotto la soglia dei 35 mila euro. 

 

Riconosciuto anche ai lavoratori autonomi, privi di partita Iva non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e agli incaricati alle vendite a domicilio con reddito lo scorso anno,  derivante dalle medesime attività, superiore a 5.000 euro e titolari di partita Iva attiva, iscritti alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995. Per questi non è ancora stato fornito nessun chiarimento sulle modalità di erogazione. Ma i fondi ci sono perché stato istituito un fondo apposito di 500 milioni di euro, ma sarà un ulteriore decreto ministeriale per chiarire le modalità non ancora emanato.

 

Nell’ottica di fornire un sostegno anti-crisi la una tantum andrà anche ai nuclei beneficiari del Reddito di cittadinanza, ai disoccupati che percepiscono Naspi o Dis-coll e percettori di reddito o pensione di cittadinanza, assegno sociale o di invalidità, Per questi non sarà necessario né presentare un apposito documento né fare una richiesta formale. Saranno Mef e Inps a incrociare i dati a loro disposizione, nel rispetto della normativa privacy, per determinare se spetta o meno.  
F.C.