senza scampo

Evasione, attenti alla dichiarazione dei redditi: il Fisco si prepara a spedire un milione di avvisi

Con l'invio del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) a Bruxelles, per il governo parte una seconda fase che avrà al centro dell'azione, le riforme del lavoro e del fisco. Contro l’evasione l’obiettivo del governo Draghi è quello di recuperare la differenza tra le imposte dovute e quelle effettivamente versate dando una struttura più efficiente alla rete di banche dati attualmente disponibile al Fisco.

  

Al momento sono 161 gli archivi elettronici disponibili, il Pnrr stabilisce come dead-line il 30 giugno 2022 per chiudere il percorso di incrocio delle banche dati con le informazioni rese anonime. Lo scopo è quello di rintracciare gli evasori - come spiega il Sole 24 Ore - e avviare i controlli attraverso le cosiddette "lettere di compliance". Il fisco digitale sarebbe in grado di incrementare del 30% le comunicazioni ai contribuenti per invitarli a rivedere quanto dichiarato e versato. Già nel 2020 gli alert hanno toccato quota 952 mila; l’obiettivo è arrivare stabilmente a circa 1 milione di inviti all’anno.