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Allarme occupazione senza blocco dei licenziamenti: a rischio 150 mila posti al mese

In molti ne parlano ma ancora il governo Draghi non si è espresso sul tema della crisi dell’occupazione quando non ci sarà più il blocco dei licenziamenti. L'allarme è quello lanciato dalla Cna - secondo quanto riporta Il Giornale - perché già da aprile si dovranno fare i conti con un flusso di licenziamenti pari a 200 mila-300 mila unità. Per qualche mese, addirittura, il flusso apparirà raddoppiato o triplicato, in sintesi in media 120-150 mila licenziamenti al mese.

Tutto questo fino a quando non si tornerà alla normalità dopo la pandemia di coronavirus. In condizioni ordinarie i licenziamenti - si legge su Il Giornale - sono in media 500 mila l’anno ma a causa della pandemia e del blocco dei licenziamenti, ancora non ci sono stati. In sostanza mancano più di 250 mila unità che, in condizioni normali, avrebbero perso il posto di lavoro e che ora invece sono salve grazie alla cassa integrazione e dal divieto.

  

Quando gli ammortizzatori e i sussidi per il Covid finiranno si prospetta uno scenario tragico per chi rientrerà a lavoro a tempo pieno che ne conseguirà il licenziamento di molti altri. In questo scenario con le assunzioni crollate del -18% e le cessazioni fortemente ridotte -13,1% il mercato del lavoro potrà sperare di tornare alla normalità solo se ci sarà una forte crescita. Per il momento gli Italiani dovranno continuare a stringere i denti anche dopo la fine di questa brutta storia.