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Cassa integrazione, soldi subito sul conto corrente con procedure sprint

Nel dl maggio ipotesi taglio delle ore di lavoro a parità di salario

Filippo Caleri
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Il governo corre ai ripari contro la burocrazia e le lentezze della macchina amministrativa che ha causato ritardi nell'erogazione della cassa integrazione ai lavoratori. Nel dl maggio ci sarà "una semplificazione per le procedure di trasmissione e lavorazione delle domande di Cig" ha detto il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo durante l'incontro con i sindacati. Una spinta importante perché secondo le indiscrezioni circolate  per la cassintegrazione sono state finora presentate circa 755mila domande per un totale di 8,1 milioni di lavoratori. Ma lavoratori ai quali l'Inps ha liquidato gli assegni sarebbero circa 5,6 milioni, pari al 69%. Insomma tre su dieci sono a stecchetto ormai da due mesi. E solo una parte ha potuto contare sulle anticipazioni di cassa erogate dalle aziende. A rallentare il pagamento, soprattutto per la cassa in deroga cioè applicata a settori che tradizionalmente non ne avevano accesso, anche il fatto che sono le Regioni che devono avviare l'iter per le richieste la cui mole ha messo sotto pressione gli uffici dedicati. Altre buone notizie per i lavoratori sono arrivate dalla ministra del lavoro, Nunzia Catalfo, che ha confermato ai sindacati la norma che prevede lo stop ai licenziamenti per altri tre mesi e la proroga della Naspi, l'indennità di disoccupazione, per altri due mesi. Infine sulla base delle necessità di garantire il distanziamento si fa strada l'idea di applicare una riduzione sostanziale dell'orario di lavoro, convertito in ore di formazione, pagate dallo Stato che di fatto consentirebbero di far mantenere al lavoratore una paga invariata. La norma potrebbe entrare nel dl maggio. E consentirebbe di realizzare una delle tesi economiche care alla sinistra europea soprattutto alla fine dello scoro negli anni '90. 

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