la nomina

All'Agenzia delle entrate arriva il generale della Gdf Maggiore

Silvia Sfregola

L'Iva non aumenterà, il tandem reddito di cittadinanza-flat tax avanza e la manovra rispetterà i vincoli di bilancio. È questo il sunto del vertice economico che ha preceduto il Consiglio dei ministri, fortemente voluto dal premier, Giuseppe Conte, prima della pausa estiva, per mettere a punto il quadro in vista della prossima legge di Bilancio, di cui si inizierà a predisporre già da settembre, per poi entrare nel vivo della discussione da ottobre, ad autunno ormai inoltrato. Sul tavolo c'erano i conti veri, con budget concreti, e all'appello questa volta non è mancato nessuno: da Matteo Salvini a Luigi Di Maio, a Toninelli, Lezzi, Centinaio, Grillo e gli altri ministri. Il ministro dello Sviluppo economico ha riferito, al termine delle riunioni, che in ballo ci sono "tre grandi temi: reddito di cittadinanza, flat tax e superamento della legge Fornero", assicurando che il governo sta "lavorando su tutti i fronti per ottenere questi obiettivi, nell'ambito dei vincoli di bilancio ma consapevoli che vanno cambiati". Perché i patti con l'Europa vanno rispettati e il 3% non sarà superato, nonostante i progetti ambiziosi dell'accoppiata M5S-Lega. "L'Iva non deve aumentare, lo abbiamo promesso e non aumenterà", promette ancora Di Maio, puntando il dito su "quelli di prima": "Il termine 'clausole di salvaguardia' è un po' troppo gentile, secondo me. Facevano provvedimenti senza coperture economiche". Inoltre, "il lavoro per il reddito di cittadinanza procede a gonfie vele", spiega Di Maio, lasciando intendere che lo stesso si può dire anche sulla riduzione della pressione fiscale. Non solo di manovra si è discusso nel lungo pomeriggio agostano a Palazzo Chigi. Perché a sorpresa l'esecutivo ha deciso di azzerare i vertici di tre importanti enti: Agenzia delle entrate, Agenzia del demanio e Agenzia delle Dogane. All'Ade Lega e Cinquestelle hanno deciso di rimuovere l'attuale direttore, Ernesto Maria Ruffini, ideatore della dichiarazione dei redditi precompilata e della fatturazione elettronica, e sostituirlo con il generale della Guardia di Finanza, Antonino Maggiore. "Sono certo che lavorerà nell'interesse dei cittadini onesti e sarà nemico dei grandi evasori", sostiene il ministro del Lavoro annunciando le nomine. Al Demanio, invece, arriva Riccardo Carpino, che prende il posto di Roberto Reggi. Alle Dogane, poi, è Benedetto Mineo a ricevere il testimone dall'uscente Giovanni Kessler. "Abbiamo azzerato i vertici delle due agenzie, dove c'erano rispettivamente un ex sindaco e un ex parlamentare del Pd", spiega Di Maio, e "ora non saranno amministrate come un bancomat della politica".