FAST FOOD A DOMICILIO

Contro il calo delle vendite McDonald's consegna l'hamburger a casa

Silvia Sfregola

McDonald's, la catena di fast food più famosa del mondo, punta sulle consegne a domicilio per compensare il forte calo delle vendite. Dal 2012 il colosso Usa ha perso circa 500 milioni di clienti e per invertire questa tendenza ha deciso di cambiare filosofia: i clienti non vengono da noi? Andiamo noi da loro e portiamogli il cibo a casa. L'altro cambiamento epocale studiato dalla McDonald's è quello di spostare gli ordini a i pagamenti online, portandoli dalle casse dei fast food ai dispositivi mobili. "Il mercato delle consegne dei ristoranti - spiega il vicepresidente Lucy Brady nel corso di una convention a Chicago - vale 100 miliardi di dollari e sta crescendo. C'è una significativa opportunità che non abbiamo ancora usato". L'agenzia Bloomberg rivela che il gruppo, che concentra gran parte del suo fatturato negli Usa ma è anche uno dei simboli della globalizzazione, ha stimato nuovi target di crescita grazie al nuovo modello di business. L'obiettivo è quello di raggiungere un aumento delle vendite tra il 3% e il 5% a partire dal 2019 e di incrementare i margini operativi dall'attuale 20% al 40%. La crisi di McDonald's non è solo economica ma anche culturale. Il colosso degli hamburger e delle patatine fritte è diventato il bersaglio dei salutisti di tutto il mondo, non più un simbolo dell'american way of life ma del "junk food", il cibo spazzatura. McDonald's è corso ai ripari e ha cambiato i suoi menu, ma ancora non è riuscito a uscire dal tunnel. L'amministratore delegato, Steve Easterbrook, ha introdotto la possibilità di fare colazione 24 ore su 24 nei punti vendita americani, il "core business" del gruppo, ma la strategia non ha funzionato, ora punta sulle consegne a domicilio e sulle ordinazioni online e intende muoversi "in fretta" e "su larga scala". L'obiettivo è quello di inserire ordini e pagamenti online per 20.000 dei suoi ristoranti nei principali mercati, incluso quello Usa, entro la fine dell'anno. Starbucks l'ha già fatto e McDonald's vuole adeguarsi.