TENSIONE SUI MERCATI

Effetto Referendum: Borse europee giù, Milano in rosso con le banche

Silvia Sfregola

Nel giorno in cui il Financial Times lancia l'allarme proprio sulla debolezza delle banche italiane ipotizzando una vittoria del "no" al referendum costituzionale e un'eventuale crisi di governo sulla sui mercati europei pesano le incertezze politiche e l'effetto del referendum italiano. I listini del Vecchio Continente chiudono in rosso e Milano è la peggiore, affossata dalle banche, che risentono dell'attesa del referendum costituzionale che si svolgerà domenica prossima. Anche lo spread torna a risalire sopra quota 190 punti, mentre Mps lascia sul terreno oltre il 13%. Tuttavia, oltre a Milano, tutti i listini europei vanno male, per una generale incertezza politica che soffia sul Vecchio Continente. Domenica 4 dicembre, oltre al referendum costituzionale, si terranno in Austria le elezioni politiche, dove c'è il rischio che vinca l'estrema destra. Anche in Francia e in Germania pesano le incertezze per il voto del 2017, mentre le difficoltà per il negoziato sulla Brexit tra Londra e Bruxelles certamente non agevolano lo scenario politico. A Milano l'indice Ftse Mib subisce l'ondata di vendite sui titoli bancari e perde l,81% a 16.216,95 punti. Londra perde lo 0,6% a 6.799,47 punti. Francoforte cede l'1,09% a 10.582,67 punti e Parigi lo 0,88% a 4.510,39 punti. Debole anche Wall Street, mentre il prezzo del petrolio è in rialzo, in vista del vertice Opec di mercoledì. A Francoforte Deutsche Telekom giù dello 0,98% dopo un "probabile attacco hacker" che ha interrotto la connessione internet in oltre un milione di abitazioni in Germania.