In Bankitalia si apre la partita delle quote rosa nel Direttorio

L'uscitadell'unico vicedirettore donna di via Nazionale, Anna Maria Tarantola, dal Direttorio (organo di vertice di Palazzo Koch) ha lasciato scoperta una sedia che dovrebbe, per rispetto della regola della presenza femminile, essere ricoperto da una rappresentante dello stesso sesso. Il Governatore Ignazio Visco è già al lavoro sul dossier. Ed è difficile per lui procrastinare una nomina femminile dopo il caso della Banca Centrale Europea che si è vista rifiutare dal Parlamento Ue la nomina di Yves Mersch, banchiere centrale del Lussemburgo, nel direttivo dell'Eurotower. Un «no» motivato non dal profilo del candidato ma dal fatto che nel più alto organo di comando della Bce non sedesse nemmeno una donna. Visco è particolarmente sensibile al tema della parità di genere per avere speso buona parte della sua carriera negli organismi internazionali, come l'Ocse di Parigi, dove l'attenzione alla rappresentanza femminile è elevata. Così nei corridoi di Via Nazionale è già partito il totonomine. Il momento è propizio perché attualmente i membri del Direttorio sono quattro per l'uscita di un altro vicedirettore generale, Giovanni Carosio, in pensione dal primo gennaio. E sono ancora tutti maschi. Questo perché al tempo dell'uscita dell'attuale presidente della Rai fu nominato in sostituzione un altro uomo, Fabio Panetta. Che siede nel Direttorio con il direttore generale Fabrizio Saccomanni e con l'altro vicedirettore generale Salvatore Rossi. Difficile immaginare dopo le polemiche europee un nuovo ingresso maschile. Certo l'ambiente bancario almeno nei posti apicali dove si arriva dopo anni di carriera, è ancora fortemente connotato da una presenza femminile numericamente meno consistente. Ma le cose stanno cambiando. Così secondo le indiscrezioni nelle corsa per la poltrona di Carosio che fino a qualche tempo vedeva in lizza due candidati, Daniele Franco e Federico Signorini, potrebbe fare capolino una donna. Si tratta di Valeria Sannucci, ex capo del personale e gestione risorse e da poco promossa nel grado di funzionario generale, la fascia di personale dalla quale tradizionalmente si attingono i membri del Direttorio. Una figura outsider con ottimi titoli per salire l'ultimo gradino della carriera di Via Nazionale. Anche lei si è formata nell'ufficio Studi di Banca d'Italia, servizio del quale Visco è stato capo a partire dal 1990. Un serbatoio di economisti e tecnici molti dei quali hanno scalato negli anni le vette interne di Palazzo Koch. Anche Rossi, infatti, ha diretto il Servizio Studi per sette anni (dal 2000 al 2007). L'ultimo indizio che la danno in corsa è lo sguardo internazionale che Visco ha nella sua formazione. Un elemento considerato indispensabile per chi siede accanto a lui nel Direttorio. Alla Sannucci non manca. Dal 3 dicembre ha assunto l'incarico di coordinare le attività connesse con la partecipazione della Banca all'Eurosistema anche con riferimento all'attuazione del progetto della Unione Bancaria.