Greco non basta. Rating del Leone a rischio

Ieril'agenzia di rating Standard&Poor's ha dato il suo verdetto sul nuovo corso del Leone di Trieste dopo il blitz degli azionisti di maggioranza che ha costretto alle dimissioni l'ad Giovanni Perissinotto. L'agenzia ha messo sotto osservazione con implicazioni negative il rating di Generali dopo il cambio dell'ad. A meno di una settimana dalla decisione del Cda del Leone di mettere alla porta Giovanni Perissinotto e di sostituirlo con Mario Greco, l'agenzia di rating esprime preoccupazione per l'incertezza che il cambio al vertice implica «in un contesto difficile». Secondo S&P il ribaltone «ha provocato incertezza sulla futura direzione strategica delle Generali e potrebbe impedire alla compagnia di reagire rapidamente alle sfide strategiche». Mercoledì l'agenzia minore AM Best ha confermato il rating A della compagnia, togliendolo da «under review» , ma indicando prospettive negative. Per oggi è intanto in programma una riunione, del comitato esecutivo del gruppo di Trieste. Ad essere sotto esame con implicazioni negative è il rating «A» di lungo termine e di solidità finanziaria delle Generali e quello delle controllate «core», tra cui Ina Assitalia e Alleanza Toro. Per quanto il prossimo ad sia conosciuto come abile manager, il cambiamento potrebbe pesare sulla capacità di rispondere in tempi rapidi alle sfide che emergono da un contesto economico difficile e in evoluzione», spiega ancora l'agenzia in una nota. Tali sfide includono la capacità delle generali di rafforzare la sua patrimonializzazione e migliorare la sua flessibilità finanziaria, che per Standard&Poor's sono entrambe «deboli» in relazione all'attuale rating. Inoltre «l'inatteso cambio di Ceo potrebbe essere indicativo di potenziali problemi di governance». Il credit watch indica che c'è una possibilità su due che il rating di Generali venga abbassato, probabilmente di un livello. L'agenzia prevede di prendere una decisione entro i prossimi tre mesi. Il merito di credito potrebbe essere ridotto se, in seguito alle discussioni con il management delle Generali, S&P's ritenesse che «le potenziali iniziative strategiche della compagnia, associate allo sfavorevole scenario economico e finanziario, dovessero ritardare il miglioramento del profilo finanziario, in particolare per quanto riguarda l'adeguatezza di capitale, rispetto alle precedenti attese». Un possibile dowgrading che riporta alla mente le parole dell'azionista di Generali, Diego Della Valle, che nel cda straordinario che ha sfiduciato Perissinotto aveva fatto presente il danno di immagine e di credibilità all'estero per la compagnia italiane per un cambio della governance così traumatico. Della Valle si è dimesso martedì scorso dal cda del Leone. Ma la sua intuizione si è rivelata esatta. Intanto i consulenti Alleanza Toro saranno a disposizione sabato nelle agenzie per dare informazioni sulla previdenza integrativa. L'iniziativa si chiama “Ora x Domani: + Pensione - Pensieri»