Borse in rosso E Monti a sorpresa vola a Bruxelles

Il presidente del Consiglio ha lasciato dopo le 14.30 palazzo Chigi diretto a Bruxelles. Domani mattina, invece, il premier si sposterà a Parigi per incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy. Quindi la prossima settimana, l'incontro con la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Il premier vola a Bruxelles L'improvvisa visita a Bruxelles del presidente del Consiglio Mario Monti avviene "in forma privata" e non sono previsti incontri formali con le istituzioni comunitarie. E' quanto si apprende a Bruxelles da fonti dell'Unione Europea, confermate anche dall'insolita mancanza di un'agenda formale per la visita nella capitale Ue del premier. Monti, che a Bruxelles è di casa per essere stato per 9 anni commissario al mercato interno e alla concorrenza, è invece atteso domani a Parigi dove incontrerà il presidente Nicolas Sarkozy. Borse in profondo rosso Seduta difficile per tutte le borse europee ancora una volta sotto pressione per i timori sul debito del Vecchio Continente e per le preoccupazioni, rinfocolate dall'aumento di capitale di Unicredit, di nuove difficili ricapitalizzazioni per le banche. Affonda Piazza Affari a -3,26%, con sospensioni a raffica tra i bancari, mentre lo spread con il bund tedesco è risalito a 520 punti base e il rendimento dei nostri decennali è tornato sopra il 7%. Il Ftse Mib perde il 3,26%. Poi i listini del Vecchio Continente peggiorano, trascinate in rosso dai timori sulla ricapitalizzazione delle banche europee. A poco più di mezz'ora dalla fine delle contrattazioni l'indice Ftse Mib di Piazza Affari segna un calo del 3,86%, l'Ftse 100 di Londra arretra dello 0,91%, il Dax di Francoforte dello 0,49%, il Cac 40 di Parigi dell'1,78% e l'Ibex di Madrid del 3,25%. Negativa anche Wall Street, nonostante i dati positivi del mercato Usa: Dow Jones -0,89%, Nasdaq -0,41%. Lo spread vola Continuano a salire le tensioni sui titoli di Stato di Italia e Spagna, in un clima di generalizzato allarmismo sui debiti pubblici dei paesi dell'area euro esacerbato dalla spirale negativa che si ricrea tra indebolimentidelle obbligazioni governative e azioni dei gruppi bancari, particolarmente esposti a questo segmento e che oggi stanno nuovamente crollando in Borsa. Oggi i rendimenti dei Btp decennali italiani hanno nuovamente superato la soglia allarmistica del 7 per cento e nel pomeriggio hanno raggiunto un picco del 7,09 per cento, a fronte del 6,94 per cento di ieri in chiusura. In questo modo il loro differenziale di rendimento rispetto ai Bund della Germania, l'ormai ben noto "spread" è a sua volta aumentato fino ad un massimo di seduta di 5,24 punti percentuali, secondo Bloomberg, o 524 punti base, contro 500 punti visti in apertura. Poi il differenziale torna sotto quota 520 punti. Lo spread è a 519,1, il rendimento è al 7,05%. Alto anche lo spread tra il decennale francese e il Bund a 151 punti, mentre quello del bonos spagnolo sul decennale tedesco si attesta a 380 punti.