"Il 9 dicembre il piano di salvataggio dell'euro"

Il presidente Usa, Barack Obama non sarà stato tenero con i massimi rappresentanti dell'Unione Europea, Barroso e Van Rompuy, se all'uscita del vertice tenuto ieri a Washington il presidente dell'Ue si è affrettato ad annunciare che il prossimo 9 dicembre al vertice dei capi di Stato e di governo della Ue «verrà presentata la road map per il salvataggio dell'euro». Le troppe titubanze e incertezze nella gestione politica della crisi dell'euro da parte del duo Sarkozy-Merkel hanno preoccupato anche l'inquilino della Casa Bianca. Che è ormai entrato in campagna elettorale e ha cominciato a vedere segnali di ripresa dell'economia statunitense: il pil nonostante la revisione al ribasso continua a essere positivo e i risultati del black friday, i saldi prenatalizi, sono stati mai così alti dall'inizio della crisi del 2007. Gli Stati Uniti, ha spiegato il presidente americano, «sono pronti a fare la loro parte per aiutare» l'Unione europea. Obama ha sottolineato che Washington ha «interesse nella riuscita» economica del Vecchio continente. Risolvere la crisi attuale, ha aggiunto, «è estremamente importante per la nostra economia. Se l'Europa si contrae, se l'Europa è in difficoltà, sarà molto più difficile creare posti di lavoro qui», ha aggiunto Obama, al fianco del presidente dell'Ue Herman Van Rompuy e di quello della Commissione europea Jose Manuel Durao Barroso. Sulla crisi, ha commentato il primo su twitter, «l'Europa lavora duro su tre fronti: affrontare i problemi immediati e quelli a medio termine mentre prepara una solida prospettiva per il lungo termine». Intanto l'Ocse ieri ha annunciato che nel 2012 l'Italia tornerà in recessione, con il Pil in calo dello 0,5%, e lo farà insieme a Grecia, Portogallo e Ungheria. L'organizzazione parigina, però, «ha fiducia» nel nuovo premier Mario Monti che, dice il capoeconomista Pier Carlo Padoan, ha assunto «il giusto approccio» per affrontare la crisi. Il nuovo Economic Outlook taglia comunque le stime di tutti i Paesi dell'area Ocse: per l'Italia prevede una crescita dello 0,7% nel 2011 (contro il +1,1% di maggio), ma l'anno prossimo l'andamento dell'economia sarà negativo (-0,5%, mentre nell'ultima previsione si puntava ancora su un aumento addirittura dell'1,6%). Ieri in serata infine l'agenzia internazionale Fitch ha confermato il rating di tripla A degli Stati Uniti ma ha rivisto al ribasso le prospettive portandole a «negative».