Berlino avverte Atene: serve più chiarezza

I partner dell'Eurozona non possono impedire al governo greco di celebrare il referendum sul piano di salvataggio europeo ma insistono perché abbia luogo il più presto possibile, entro la fine di dicembre, e che il quesito riguardi unicamente l'adesione greca alla moneta unica: lo hanno reso noto fonti concordanti dell'Ue. Il responsabile delle Finanze dell'Eurozona Jean-Claude Juncker aveva ribadito in precedenza che la decisioni erano state prese "a 17", cioè con tutti i Paesi membri, e "non si acceterà che qualcuno si dissoci da queste decisioni". Al vertice sulla Grecia preceduto da un incontro "consultivo" senza i rappresentanti ellenici - partecipano i vertici dell'Ue e dell'Fmi insieme al presidente di turno del G20, il francese Nicolas Sarkozy, e il Cancelliere tedesco Angela Merkel; per parte greca, sono presenti il premier Papandreou e il suo ministro delle Finanze Evangelos Venizelos. Al centro dei colloqui, la decisione a sorpresa del governo di Atene di sottoporre il piano Ue di salvataggio del paese ellenico a un referendum dall'esito decisamente incerto. La svolta di Papandreou ha sconvolto l'agenda del G20 che si apre domani a Cannes. La prima sessione di lavoro, che doveva essere consacrata alla situazione economica mondiale, sarà infatti dedicata alla Grecia e all'Eurozona, come ha fatto sapere in serata la presidenza di turno francese. La Merkel ha detto di aspettarsi dalla Grecia maggiore chiarezza sull'attuazione del piano di aiuto europeo. "Abbiamo messo in piedi un programma con la Grecia la settimana scorsa", ha detto il cancelliere tedesco durante la riunione a Cannes, alla vigilia del G20, "Vogliamo realizzare questo programma e per questo abbiamo bisogno di chiarezza. E' a questo che deve servire la riunione di questa sera".