Caprotti lascia la presidenza Esselunga

Loha affermato il numero uno di Esselunga, Bernardo Caprotti, senza però anticipare il nome del prossimo presidente della catena della grande distribuzione. «L'annuncio del passo indietro è arrivata, nel corso della presentazione insieme al regista Giuseppe Tornatore del cortometraggio intitolato «Il mago di Esselunga» (prodotto da Adnkronos comunicazione) e a 15 giorni di distanza dalla condanna da parte del Tribunale di Milano per concorrenza sleale per il libro «Falce e Carrello», nel quale l'imprenditore ha fortemente contestato le pratiche messe in atto dal sistema delle Cooperative. Il gruppo, specializzato nella distribuzione su larga scala e nei grandi ipermercati, non resterà senza guida. «Il nome del nuovo presidente - ha proseguito Caprotti - c'è già ma non lo dico». E a chi gli chiedeva se manterrà qualche incarico formale nella società, Caprotti ha replicato, snocciolando un elenco delle responsabilità che rimarranno in capo a lui: «Io resto in consiglio». Il patron del gruppo della grande distribuzione ha sottolineato che continuerà a seguire lui, tra l'altro, «i rapporti con la pubblica amministrazione e la rottamazione dei negozi». Quanto al futuro del gruppo Caprotti, che tra pochi giorni compie 86 anni, ha indicato che «Esselunga è e rimane un'azienda italiana e familiare». Tradotto significa che non c'è all'orizzonte nessun progetto di quotazione in Borsa. «In borsa non ci vado», ha concluso Caprotti.