Saccomanni in pole per Bankitalia

Partita quasi chiusa per la nomina del nuovo governatore della Banca d'Italia. A meno di sorprese a prendere il posto dell'uscente Mario Draghi dovrebbe essere l'attuale direttore generale Giuseppe Saccomanni. Proprio oggi potrebbe arrivare il parere positivo alla sua designazione da parte del Consiglio Superiore dell'istituto. Anche se la riunione, programmata per stamattina, resta per ora ordinaria dunque non efficace per il via libera al nuovo numero di via Nazionale. La trasformazione della seduta in straordinaria potrebbe però avvenire anche nel corso della mattinata fino a un'ora prima della sua convocazione. Se così fosse il cerimoniale prevede che Draghi lasci la sua sedia al consigliere più anziano del consiglio, Paolo Blasi, che condurrebbe per prassi la seduta per l'approvazione del parere a favore del nuovo Governatore indicato dall'esecutivo. L'indicazione del nome da parte del governo può arrivare infatti anche all'ultimo momento. L'ultima volta, quasi sei anni fa, fu il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, a portare a mano al Consiglio Superiore la lettera con il nome del governatore Draghi. «Erano circostanze eccezionali» ha ricordato all'agenzia Radiocor un protagonista di quella riunione di fine dicembre 2005 che nell'ipotesi che la lettera con l'indicazione del nome arrivi in extremis (la riunione è in programma a Palazzo Koch in tarda mattinata) ipotizza un mezzo di comunicazione meno istituzionale. Magari anche un fax. Il cambio al vertice di Bankitalia, hanno spiegato ieri ambienti di maggioranza, sarebbe stato uno dei punti al centro del colloquio tra Giorgio Napolitano e Giulio Tremonti. Anche se nella maggioranza si ritiene che la partita non sembrerebbe definitivamente chiusa sul nome di Saccomanni. Il riserbo resta massimo in ambienti di governo. Idem dal Quirinale nei cui ambienti è stata confermata la procedura indicata dalla legge in base alla quale il Capo dello Stato si pronuncia solo alla fine, quando sarà formalizzata la proposta. Per la successione Draghi il nome più gettonato resta comunque quello del direttore generale della banca. Anche se ieri nella serata sarebbe ripartito il pressing di Tremonti affinché sia il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli a succedere a Draghi. Tremonti da sempre spiega le ragioni per cui la scelta dovrebbe ricadere sull'attuale direttore del Tesoro. Insomma la scelta sebbene già orientata non sarebbe ancora definitiva. Soprattutto dopo il riavvicinamento del ministro con il premier Berlusconi Il Consiglio Superiore nella convocazione ordinaria ha all'ordine del giorno i temi di routine, tra i quali promozioni e distacchi, come ha indicato ai sindacati ieri, nel tradizionale preconsiglio, il neo segretario generale della banca, Salvatore Rossi.