Istat: pil +0,3% nel secondo trimestre

Istat: nel secondo trimestre del 2011 gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti sul trimestre precedente per la manutenzione e riparazioni di autoveicoli (+2,4%), per il commercio all'ingrosso (+1,5%), per i servizi di informazione e comunicazione (+1,1%) e per i servizi postali e attività di corriere (+0,8%). Sono in calo invece nel trasporto marittimo (-0,3%) e nel trasporto aereo (-0,2%).  Rispetto al secondo trimestre del 2010 gli incrementi più ampi hanno riguardato il trasporto aereo (+6,6%), il commercio all'ingrosso (+6,5%) e la manutenzione e riparazioni di autoveicoli (+4,4%); un aumento più contenuto si registra per i servizi di informazione e comunicazione (+0,1%). Su base annua, il fatturato è in calo nel trasporto marittimo (-4,8%) e nei servizi postali e attività di corriere (-3,5%). All'interno del settore del commercio all'ingrosso, nel secondo trimestre del 2011 il fatturato segna gli incrementi tendenziali maggiori nel commercio all'ingrosso delle materie prime agricole e animali vivi (+19,6%) e in quello non specializzato (+11,3%). All'interno della sezione di attività dei servizi di informazione e comunicazione, nel secondo trimestre 2011 solo il comparto dei servizi IT e altri servizi informatici presenta una variazione tendenziale positiva (+ 3,8%). Tutte le componenti della domanda interna, prosegue l'Istat, sono risultate in aumento. Le importazioni sono diminuite del 2,3% e le esportazioni sono cresciute dello 0,9%. Il contributo alla crescita del Pil della domanda nazionale al netto delle scorte e' stato di 0,2 punti percentuali (0,1 i consumi delle famiglie, zero le spese della p.a. e gli investimenti). La variazione delle scorte ha sottratto alla crescita del Pil 0,8 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta e' stato di 0,9 punti percentuali. Si rilevano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto dell'industria (+0,9%) e dei servizi (+0,1%), mentre il valore aggiunto dell'agricoltura e' sceso del 2,4%. In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi sono diminuite del 2,3%, il totale delle risorse (Pil e importazioni di beni e servizi) e' diminuito dello 0,3%. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate dello 0,9%, gli investimenti fissi lordi dello 0,2% e i consumi finali nazionali dello 0,2%. Nell'ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti e' aumentata dello 0,2%, quella della pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private e' rimasta stazionaria. La crescita degli investimenti e' stata determinata da un aumento degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti del 2,5% mentre gli investimenti in costruzioni sono scesi dell'1,6%, e gli acquisti di mezzi di trasporto hanno subito una contrazione dello 0,3%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato un aumento, in termini tendenziali, dell'1,1%; in particolare, gli acquisti di servizi sono cresciuti dell'1,9%, i consumi di beni non durevoli sono aumentati dello 0,1% mentre i consumi di beni durevoli sono rimasti stazionari. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una crescita dello 0,6% (aumentano del 3,4% gli investimenti di macchinari e altri prodotti e dello 0,6% gli investimenti in mezzi di trasporto, mentre si registra un calo dell'1,5% per gli investimenti in costruzioni). Nel secondo trimestre si rilevano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto dell'industria in senso stretto (1,5%), del settore del credito, assicurazioni, attivita' immobiliari e servizi professionali (0,2%) e degli altri servizi (0,1%); rimane stazionario il valore aggiunto del settore che raggruppa le attivita' del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni, mentre si rilevano andamenti negativi per le costruzioni (0,9%) e per l'agricoltura (2,4%). In termini tendenziali, il valore aggiunto dell'industria in senso stretto e' cresciuto dell'1,8%, quello dell'agricoltura dello 0,5% e quello dei servizi dello 0,8%, mentre il valore aggiunto delle costruzioni e' diminuito dello 0,6%.