Manovra, Tremonti: ora tagliando per la crescita

Tracciata ora "la strada" per raggiungere il pareggio di bilancio con la manovra finanziaria, il governo e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti intendono ora mettere a punto il secondo indispensabile pilastro, anzi "l'automobile", per raggiungere l'obiettivo, aggiungendo delle misure destinate alla crescita o cambiando quelle già in essere ma che saranno sottoposte a un "tagliando". Lo chiedono i mercati e le istituzioni internazionali, ma indirettamente anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che anche oggi ha incontrato il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, ieri al G7 di Marsiglia. A conferma di una forte sinergia e azione comune vista in questi mesi dalle due istituzioni. TREMONTI AL G7 Senza la crescita infatti, da raggiungere con un pacchetto di riforme, gli sforzi e i sacrifici imposti dalla manovra agli italiani potrebbero essere vanificati. Il ministro Tremonti, al vertice G7/G8 di Marsiglia punta così ad accelerare: "La prossima settimana, dopo aver in questa affrontato il pareggio di bilancio, faremo un tagliando all'economia e ai provvedimenti per la crescita". "Se ci sarà qualcosa da cambiare nei provvedimenti sulla crescita del governo lo faremo e, se necessario, ne aggiungeremo altri", spiega rivelando di averne già parlato al summit con "il vicedirettore generale della Banca d'Italia Ignazio Visco, con l'Fmi, l'Ocse, la Commissione Europea" che si sono detti interessati. Il ministro ha quindi utilizzato la metafora di "un viaggio che deve avere una strada, una meta e una macchina". "La strada - ha dettagliato - è il pareggio di bilancio e lo faremo, visto che con il lavoro compiuto la settimana scorsa l'abbiamo definita. L'auto, che è la crescita, deve avere un motore buono, la benzina, i pezzi di ricambio e nessun ostacolo. La prossima settimana dobbiamo fargli il tagliando". "La benzina - ha aggiunto - c'è ma dobbiamo fare il tagliando alle misure già varate sullo sviluppo, ne abbiamo fatte oltre 40, ora dobbiamo capire se sono conosciute, comunicarle meglio e capire se funzionano". INCONTRO NAPOLITANO-DRAGHI Una mano tesa quindi ai cambiamenti e i suggerimenti delle istituzioni rispetto a una manovra blindata e approvata d'urgenza per dare un segnale ai mercati finanziari. Dopo aver ricevuto di buon mattino il governatore di Bankitalia e prossimo presidente Bce Draghi, Napolitano non ha mancato, anche oggi, di spronare Governo, politica e Paese tutto: "Ce la dobbiamo fare, ce la possiamo fare", ha detto. "Io - ha aggiunto - non ho mai dubitato un solo momento della capacità di un Paese come il nostro che si è rialzato da cadute tremende, di trovare la strada di un nuovo sviluppo nel prossimo futuro". Anche il presidente del Senato Schifani ha lanciato un appello bipartisan per lo sviluppo del Paese, "che ha bisogno di una iniezione per la crescita economica e questa è una responsabilità del Parlamento e del governo che dovrebbe formulare nuove proposte". OPPOSIZIONE CRITICA All'attacco ancora una volta, il leader del Pd Pierluigi Bersani che, a proposito della manovra ha detto: "Non può metterci fuori dai guai perché dà per scontate cose che non possono succedere. Eccorre sì fare presto - ha concluso - ma occorre anche fare bene".