Goldman Sachs scommette sulla fusione di Fiat con Chrysler e mantiene le azioni del Lingotto nella lista di titoli da acquisto obbligato (conviction list buy).

Oltrea ciò la banca d'affari ritiene che un ulteriore valore potenziale incorporato Fiat-Chrysler possa venir liberato attraverso lo scorporo di alcune unità. Questa valutazione della banca d'affari ha fatto schizzare il titolo in Borsa del 3,85% a 7,14 euro. Intanto ieri si è svolto il tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo economico tra Governo, azienda e sindacati sulla cessione da parte di Fiat Industrial dello stabilimento Irisbus «Villa Ufita» di Flumeri, in provincia di Avellino. Al momento la cessione è stata bloccata. Il Lingotto non proseguirà immediatamente nell'applicazione dell'accordo preventivo siglato con la società Itala spa, riconducibile alla Dr. Motor Company dell'imprenditore Massimo Di Risio, per trasferire a quest'ultima il sito campano. Una riconversione, da produzione di autobus a assemblaggio di macchine cinesi, che non contemplerebbe il riassorbimento di circa 360 operai su 700, senza considerare l'indotto che arriva a duemila unità. La vertenza si riaggiornerà la settimana prossima con la convocazione di un nuovo tavolo e una seconda riunione si svolgerà poi all'inizio di agosto.