Fiat vende Irisbus alla Dr di Isernia

Entroil primo novembre Fiat lascia il settore bus in Italia. Il ramo d'azienda Iribus di Flumeri, in provincia di Avellino, passerà nelle mani del gruppo automobilistico di Isernia, Dr Motor Company. L'imprenditore italiano al quale fa capo l'azienda è Massimo Di Risio, appunto patron di Dr. È stato infatti firmato la scorsa settimana l'accordo preliminare tra le due parti, cioè tra Iribus Italia spa e Italia spa, riconducibile alla Dr. Italia spa è una società partecipata da Massimo Di Risio (98 per cento) e da Giancarlo Di Risio con il due per cento. Il Tempo è in grado di anticipare i contenuti dell'accordo preliminare relativo all'affare che l'ad di Fiat Sergio Marchionne ha annunciato al mercato nelle scorse settimane. Il costo dell'operazione è di 19 milioni. Un prezzo che la Fiat, che vende, riconoscerà all'acquirente, che a sua volta, rilevando lo stabilimento, si impegna a portare a termine il risanamento della società. Italia spa, infatti, ha preso atto che il ramo d'azienda è costituito da 685 dipendenti e che Irisbus intende avviare una procedura di mobilità per 95 lavoratori. Allo stesso tempo, secondo quanto riportato nell'accordo preliminare, Irisbus «rimborserà a Italia spa tutti gli oneri e costi di qualsiasi natura connessi alla procedura di mobilità attinente ai 95 dipendenti». Non solo. «Irisbus si impegna e impegnerà a riconoscere all'acquirente un importo di 19 milioni di euro», si legge nel documento. A questa cifra si aggiungerà un altro milione di euro, totale 20 milioni, cifra che sarà versata da Irisbus all'atto della cessione. La Dr Motor Company è stata fondata nel 2006 a Macchia d'Isernia dall'imprenditore molisano che importa componenti di macchine prodotte dalla casa automobilistica cinese Chery. Da tempo Irisbus sta affrontando difficoltà economiche. E quindi per il Lingotto i due stabilimenti europei che si trovano in Francia e Repubblica Ceca per ora sono sufficienti. In base all'accordo, Massimo Di Risio si impegnerà «a non cedere direttamente o indirettamente il controllo di Italia e/o il ramo d'azienda a operatori del settore "automotive" per un periodo di cinque anni dalla data della cessione». Insomma, il Lingotto ha deciso di cedere l'unica società italiana che produce autobus.