Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il capitano coraggioso Roberto Colaninno sposa la linea nazionalista

default_image

  • a
  • a
  • a

Etroncando ogni polemica sulla possibile evoluzione della ex compagnia di bandiera ha spiegato ieri a Singapore per l'assemblea della Iata l'associazione mondiale del trasporto aereo che «Alitalia non diventerà la colonia di Air France». Il manager ha motivato la sua linea sostenendo che «l'una ha bisogno dell'altra». Lo sviluppo per l'ex compagnia di bandiera passerà invece per gli accordi di collaborazione e le integrazioni. «Oggi il mercato richiede grandi infrastrutture del trasporto aereo, con integrazioni, che non avvengono per forza per incorporazione o per acquisto. L'integrazione può essere una partecipazione cooperativa» ha aggiunto. Questo per Alitalia «è un momento di riflessione importante sullo sviluppo dei prossimi anni» e visto che il mercato spinge verso il consolidamento fra compagnie aeree, «c'è l'assoluta necessità di una strategia di integrazione delle infrastrutture del trasporto europee. Stiamo studiano una soluzione innovativa che tuteli anche l'interesse nazionale» ha spiegato Colaninno. L'Alitalia «risanata ha un valore e un peso diversi da due anni e mezzo fa, quando siamo partiti, e questo pone riflessioni su come gestire questa integrazione affinché nasca una grande compagnia europea, un'idea lontana da quella di un'azienda gestita da una multinazionale estera. L'Alitalia risanata ci darà la possibilità di concordare, come al momento dello start up con Air France, come costruire questa infrastruttura in grado di competere in giro per il mondo». Parlando del mercato, il presidente di Alitalia ha sottolineato che «le grandi infrastrutture sono il motore dell'economia e devono trovare forme di integrazione sia dimensionale sia di offerta del servizio. Per la competizione globale le compagnie devono integrare le infrastrutture a terra, cioè gli aeroporti, le rotte per offrire ai clienti una grande capacità di connessione nel mondo, avere una grande attenzione ai prezzi dei biglietti, e garantire gli interessi nazionali». La riflessione in corso è «su come far nascere una soluzione che garantisca questi obiettivi», una «soluzione veloce e innovativa» che può anche non passare dall'acquisizione o fusione per incorporazione. Una soluzione che consenta di mantenere l'autonomia è possibile secondo Giovanni Bisignani, d.g. uscente dopo nove anni della Iata. Se e quale possibilità di integrazione fra Alitalia e Air France-Klm «lo mostrerà il futuro» ha detto l'ad del gruppo franco-olandese, Pierre Henri Gourgeon, ricordando che fra Alitalia e Air France-Klm «c'è già un'alleanza, abbiamo il 25% e sono molto soddisfatto del lavoro che sta facendo»

Dai blog