Ciaccia (Biis): fondi integrativi per coprire i deficit futuri

Laproposta arriva dall'ad della Banca Infrastrutture, Innovazione e Sviluppo (Biis del gruppo Intesa SanPaolo) Mario Ciaccia (nella foto). Un ragionamento che parte dalla spesa per la sanità oggi al 9% del Pil e che entro il 2050 salirà al 16% della ricchezza prodotta. Un conto salato di circa 400 miliardi di euro dei quali solo 250 sostenibili combinando spesa pubblica e privata. Mancano all'appello 150 miliardi. «Di questi 50 si possono reperire con la razionalizzazione del sistema» ha spiegato Ciaccia che ha aggiunto conversando con i giornalisti che «per trovare da ora i 100 miliardi mancanti, la soluzione sono appnto i fondi sanitari integrativi». Per spingere la loro sottoscrizione servono agevolazioni fiscali. Gli 8 miliardi di risparmio da efficientamento e realizzabili nel biennio 2011-2013, possono essere utilizzati proprio per questo fine.