I professionisti al fianco del governo

GianniCardia Il governo chiama le Casse previdenziali a dare il loro contributo alla crescita economica del Paese. E gli Istituti privatizzati rispondono con interesse, ipotizzando la partecipazione ai progetti messi in piedi dall'esecutivo. Primo tra tutti, l'housing sociale, il modello allestito dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e dai colleghi delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi. Sarà proprio il titolare del dicastero del Welfare ad aprire il forum nazionale «Privato e pubblico, insieme per il sistema Paese» organizzato dalla Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, presieduta da Paolo Saltarelli, che si terrà da stamattina alle 9,00 a Roma, al Teatro Capranica. Due sessioni di lavoro nel corso delle quali si discuterà dell'impegno che gli Istituti previdenziali possono assumere nello sviluppo dell'economia italiana. A partire dall'housing sociale, un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di cinquantamila alloggi in cinque anni, da locare a canoni vantaggiosi ai cittadini con una fascia di reddito medio-bassa. «Si tratta di un progetto dai forti connotati sociali - sottolinea Saltarelli -, nel quale rientreranno anche i giovani iscritti alle Casse che si trovano a fronteggiare il problema della casa, e che si incastra nella realizzazione di una politica previdenziale finalizzata a un maggiore impegno, da parte degli Enti, all'interno del panorama economico nazionale, grazie ad investimenti strategici di pubblica utilità». Un modello, quello dell'housing sociale, che si sta affermando con forza in tutta Europa. In Olanda, ad esempio, oltre un terzo delle abitazioni sono realizzate con capitali privati. I paesi scandinavi, l'Austria e il Regno Unito si aggirano attorno al 20%. In questo contesto, l'Italia non brilla: solo il Portogallo, nel Vecchio Continente, investe meno in questo settore. Ed è bassa, addirittura prossima allo zero, anche la percentuale di alloggi sociali sul totale delle nuove costruzioni. Qualcosa, però, ha iniziato a muoversi. Soprattutto nelle regioni settentrionali, che hanno predisposto i primi progetti, attualmente al vaglio della Cassa Depositi e Prestiti. Poche settimane fa, inoltre, i ministeri competenti (Infrastrutture e Trasporti ed Economia) hanno assegnato le risorse alle Regioni, per finanziamenti pari a circa 378 milioni di euro. La Lombardia fa la parte del leone, grazie anche a un piano avviato nel 2006 e ormai in dirittura d'arrivo. Una misura per combattere i problemi abitativi, quindi. Ma anche per dare uno stimolo al settore immobiliare, che, secondo i dati dell'Agenzia del Territorio, ha visto nel 2009 il crollo dell'11,3% delle compravendite, dopo il calo del 13,7% già registrato, l'anno precedente, rispetto al 2007. Per raggiungere l'obiettivo è necessario raccogliere tra i due miliardi e mezzo e i tre miliardi di euro. Hanno già aderito all'iniziativa la Cassa Depositi e Prestiti e alcune importanti fondazioni bancarie. Il contributo richiesto al comparto degli Istituti previdenziali sarebbe prossimo ai cinquecento milioni. «L'eventuale partecipazione al fondo - conclude Saltarelli - è attualmente allo studio della Cassa ragionieri. Si tratta di una grande occasione: dal progetto per l'housing sociale, infatti, potrebbero nascere in futuro importanti sinergie tra pubblico e privato. Il mondo delle casse di previdenza privatizzate deve dare il proprio contributo al rilancio del sistema-Paese, e queste iniziative possono dare vita a un circuito virtuoso di cooperazione con le Istituzioni». Nel corso della prima tavola rotonda, moderata da Sebastiano Sterpa, interverranno Andrea Ronchi, ministro per le Politiche Europee; Giorgia Meloni, titolare del dicastero per la Gioventù; Carlo Giovanardi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia; Mario Mantovani, sottosegretario alle Infrastrutture; Matteo Del Fante, amministratore delegato di CDP Investimenti SGR; Andrea Camporese, presidente dell'INPGI e il numero uno dell'ENPAM, Eolo Parodi.