Altolà di Consob alle agenzie di rating

La prova del nove per capire se la rete di sicurezza stesa dagli stati per stabilizzare l'euro e i mercati è stamattina. Quando le contrattazioni saranno aperte nelle piazza finanziarie di tutto Europa. Gli occhi degli operatori, così come quelli di chi ha avuto, oggi, la malaugurata idea di mettere i risparmi nei titoli azionari saranno incollati ai monitor. Certo alle nove il cosiddetto «sentiment», l'umore della giornata, sarà noto. Le borse asiatiche avranno già chiuso e dato un primo segnale ai mercati continentali. E i future, i contratti che scommettono sui movimenti successivi della giornata borsistica, avranno preso atto di quanti ordini di vendita e di acquisto sono stati caricati. Dalla prevalenza degli uni o degli altri dipenderà il destino di molti portafogli. Gli operatori finanziari, in ogni caso, non disperano. Anche se nei giorni scorsi i cali a Piazza Affari sono stati da brivido e, potrebbero continuare, considerano ancora sano il mercato. Gli scambi ci sono stati in grandissima quantità, le azioni sono passate di mano a milioni, e i soldi ci sono. Brutto sarebbe vedere scendere i listini senza scambi e liquidità. Insomma anche se oggi a fine giornata il segno sarà meno gli analisti hanno sensazioni positive. Fra qualche giorno la speculazione sull'euro potrebbe essere un ricordo e comprare a rate oggi titoli con prezzi da quasi saldo può rivelarsi anche un affare. In ogni caso l'apertura dei mercati europei monitorerà con attenzione l'andamento dei listini delle banche, sui cui si era concentrata con particolare attenzione la speculazione giovedì scorso. E, ovviamente, sui titoli dei Paesi in maggiori difficoltà, i cosiddetti Pigs: Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna. Le autorità di vigilanza dei mercati hanno comunque alzato il livello di guardia contro la speculazione. La riunione che ha visto a Barcellona arrivare i rappresentati delle diverse Consob europee per il Cesr (il Committee of European Securities Regulators) è servita per mettere a punto una regia comune e coordinare eventuali azioni contro speculazione e abusi di mercato. Anche per questo ieri è stata una domenica lavorativa per i commissari della Consob italiana: Cardia ha riferito degli incontri di Barcellona ma ha anche fatto il punto sugli interventi adottati alla fine della scorsa settimana con fini antispeculativi. Sono state richieste informazioni su clienti e modalità operative ad una ventina di operatori, in gran parte stranieri, particolarmente attivi nelle vendite sui titoli bancari e sui futures collegati alla Borsa di Milano: non si tratta di azioni formali, ma di avvio di procedure che potrebbero portare anche a contestazioni in base alle regole del market abuse. Inoltre la Consob ha fatto pressing anche sulle società di rating, a partire da Moody's che giovedì aveva diffuso un rapporto che aveva acceso la miccia sui mercati. Nei confronti dei «valutatori» della solvibilità di Stati e imprese il richiamo è stato fermo: eventuali analisi potranno essere diffuse solo a borsa chiusa, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto sui mercati.