Un controllo degli impianti aziendali per risparmiare energia e inquinare meno.

Unsistema che monitorando l'illuminazione, il calore e il condizionamento negli ambienti di lavoro concilia le esigenze del portafoglio con quelle ambientali. «I risparmi possibili arrivano fino al 30% della spesa di luce e gas» spiega a Il Tempo il direttore della divisione Corporate di Wind, Pierpaolo Festino (nella foto). Che aggiunge «Wind entra nel mercato dell'energy management anche perché per molti anni utilizzeremo le energie non rinnovabili e l'unico modo per tenere sotto controllo i costi e limitare le emissioni è la riduzione del consumo». Come funziona la soluzione che offrite? «Un rete di sensori e sonde tiene sotto controllo una serie di parametri come la temperatura degli ambienti, i consumi elettrici e il raffreddamento. I segnali sono elaborati e le condizioni corrette 24 ore al giorno per abbassare il più possibile la spesa complessiva». Si può quantificare il risparmio? «Abbassare la temperatura di un grado in inverno consente di risparmiare il 5% sui costi di riscaldamento, mentre aumentarla di un grado durante l'estate genera un'economia del 3% delle spese di condizionamento». Si pensa solo al risparmio economico? «Non solo. L'ottimizzazione dei consumi dà minori emissioni di Co2 nell'atmosfera e dunque il guadagno è anche in termini di sostenibilità. In più si creano condizioni di comfort ambientale che vanno a beneficio di chi, negli stabilimenti, ci lavora.». Un esempio concreto di cosa fa la piattaforma? «Prendiamo una grande sala riunioni. Si può decidere di riscaldarla o raffreddarla solo quando realmente la si deve usare. E dunque si può programmare il consumo in base alla scaletta degli incontri previsti. Ancora: i sensori lanciano un allarme quando una sala con Pc accesi supera un certo livello di temperatura. Altri vantaggi derivano dal fatto che si può economizzare la spesa anche con la prevenzione». In che senso? «Un cliente ha avuto una grossa perdita di acqua in un'area di pertinenza ma se ne è accorto dopo la prima bolletta perché la falla nei tubi non era evidente. Le sonde sui contatori avrebbero segnalato un consumo anomalo già dal giorno dopo la rottura. Con una riparazione immediata e costi straordinari abbattuti». Perché l'alleanza con Alcatel-Lucent? «Abbiamo scelto il partner che offre le migliori performance nei sistemi del genere. La nostra missione è quella di portare ai clienti, che utilizzano le nostre piattaforme tecnologiche, le migliori soluzioni possibili». È l'inizio di una trasformazione di Wind? «L'azienda vuole essere partner a 360 gradi del cliente. Non solo servizi di tlc, dunque, ma anche servizi accessori che consentano agli utenti di concentrarsi sul core-business». Fil.Cal.