Grilli e Canzio sono i re del Tesoro

Gestire un ministero come quello del Tesoro non è certo cosa facile in tempi di crisi. Ma a coloro che ne sono incaricati non manca la soddisfazione professionale. E anche quella economica. Già, a giudicare dalla retribuzioni gli alti dirigenti di Via XX settembre non se la passano così male. I dati disponibili e pubblici sul sito del ministero confermano sul podio della classifica dei re del Tesoro il direttore generale Vittorio Grilli che, nel 2009, ha guadagnato 518.978 euro. A ruota il Ragioniere Generale dello Stato Mario Canzio che lo distanzia di meno di 3 mila euro con un lordo complessivo pari a 516.057 euro. A fare la parte del leone nei loro emolumenti la voce di stipendio legata alla parte variabile che per Grilli ha significato 347.517 euro, circa il 67% dell'intera retribuzione lorda. Stesso beneficio per Canzio, l'uomo al vertice della contabilità pubblica. Nella sua busta paga infatti sono arrivati 342.170 euro, il 66,3%, dalla parte di salario variabile e dunque legata ai risultati. Anche se, per completezza una voce specifica pari a 83 mila euro, denominata «risultato» si aggiunge a quella variabile nella busta di entrambi i dirigenti dello Stato. Che sono seguiti, anche se con notevole distacco, da due donne. Nella classifica dei redditi messi on line dal ministero guidato da Giulio Tremonti si piazza al terzo posto Giuseppina Baffi, capo della Dag, il dipartimento dell'amministrazione generale, con 273.504 euro. Anche per lei una posizione di parte variabile pari a 155 mila euro.   Al quarto posto Fabrizia Lapecorella che, per la responsabilità di guidare il dipartimento delle Finanze, ha portato a casa nel 2009 un salario lordo di 272.873 euro (anche per lei a portare in alto il guadagno un variabile di 156.612 euro). Tra i più pagati un drappello di dirigenti tra i quali Paolo Valletta (Ispettore Generale del Bilancio) con 189.836 euro, Concetta Zezza (responsabile della direzione amministrativa della scuola superiore di economia e finanza) con 181.555 euro. Sugli stessi livelli anche Alessandra Dal Verme, dell'Ispettorato generale degli affari economici con 181.645 euro. La lista contiene, a seguire, tutti i dirigenti di prima fascia del ministero dell'Economia. Un elenco che è on line sul sito del ministero, anche se il contenuto non può essere copiato o stampato, ma solo consultato sullo schermo.