Le crisi portano lacrime e sangue ma devono anche insegnare a non ripetere gli errori.

Che,una volta ristabilita, ha però gettato microbi infetti nella economia reale che ora faticosamente sta riavendosi. L'economia reale nostrana è retta da un pullulare di piccole e medie aziende, quelle della partita Iva. Le Piccole e medie imprese però per accedere al credito necessitano di una relazione particolarmente interpersonale. Con grande soddisfazione leggiamo che la banca deve ritornare al direttore di filiale, che è stato il custode del credito del territorio, conosciuto palmo, palmo. Le grandi aggregazioni bancarie, pur con meriti, hanno dimenticato che le nostre piccole e medie imprese sono ancora giovani, di prima o al massimo di seconda generazione. Queste sono nate dalla intraprendenza di individui animati da passione e voglia di intraprendere. Idee brillanti ma pochi soldi. Lavoro e sacrificio costituivano quel patrimonio virtuale che piano piano si è materializzato seminando ricchezza nel territorio. Il Tempo è stato tra i primi a ricordare l'importanza del territorio inteso non solo come uno spazio fisico ma quale complesso di elementi geografici, storici, culturali e sociali ecc. È da qui che ripartirà la ripresa, è qui che andrà riportato il credito ridandogli quell'anima che si era persa nelle formule matematiche dei computers.