Appalti pubblici falsati dai massimi ribassi

L'allarmelo lancia l'Oice, l'associazione di Confindustria che rappresenta circa 500 società di ingegneria e architettura medio grandi e che ieri ha organizzato un convegno per avviare un dibattito sulla situazione falsata del mercato nel settore degli appalti pubblici. «A tre anni dal decreto Bersani che ha abolito l'obbligatorietà dei minimi tariffari ipotizzando che il mercato potesse autoregolarsi - denuncia Braccio Oddi Baglioni, presidente dell'Oice – ci troviamo di fronte ad un mercato che fa dumping e all'emarginazione degli operatori corretti». Il massimo ribasso interesserebbe tutti i settori della P.a.: dall'Università di Torino, alle opere marittime commissionate dal Ministero della Difesa, ai servizi tecnici e specialistici richiesti da un ospedale. E anche nel caso di gare aggiudicate secondo il criterio dell'offerta economica più vantaggiosa, incalza Oddi Baglioni, «il punteggio economico pesa sul piatto della bilancia molto di più di quello tecnico». Gli esempi di gare aggiudicate al massimo ribasso sono tante, su tutte il parcheggio multipiano del Politecnico di Torino la cui gara è stata aggiudicata secondo il criterio del massimo ribasso con numeri che parlano da soli, da circa due milioni a 400 mila euro, e la progettazione di una nuova palazzina servizi dell'ospedale di Adria (Rovigo), aggiudicata con un ribasso del 74,5%. Mentre per l'Associazione un progetto andrebbe valutato per la sua qualità intrinseca e pagato secondo i prezzi di mercato in modo da garantire una buona esecuzione dei lavori. Il nuovo testo del regolamento sul Codice degli Appalti «dovrà porre fine una volta per tutte a questa situazione di caos», si augura Oddi Baglioni.