Monster presenta 15.000 offerte d'impiego

La percentuale è considerevole anche se più bassa rispetto al dato europeo. L'incontro tra domanda e offerta è uno dei nodi del mercato del lavoro. E proprio per scioglierlo, la Monster, leader mondiale del recruiting online, ha organizzato per oggi a Roma, all'Auditorium Il Massimo, (a Milano giovedì 22 allo Spazio Pelota) la prima tappa italiana del Keep Italy Working-Il giorno del lavoro, la Fiera del lavoro più grande del mondo. Oggi saranno presentate 15.000 offerte da oltre 100 aziende in tutta Italia. «Di fronte a una crisi economica grave come quella che si è scatenata nell'ultimo anno - ha affermato Nicola Rossi, Country manager di Mosnter.it - abbiamo sentito il dovere morale di fare qualcosa di significativo per sostenere chi vuole accedere o rientrare nel mercato del lavoro. Ecco da dove nasce l'idea del Keep Italy Working». Il Monster Employment Index che analizza mensilmente il recruiting online, monitorando milioni di offerte di lavoro pubblicate in Europa dai maggiori portali di ricerca del personale e i più importanti siti di recruiting aziendale, incluso Monster.it, registra un calo di 11 punti (9%) nel mese di settembre, toccando il livello più basso dal 2006. Dei 15.000 annunci che saranno presentati oggi, il 23% viene dal settore dell'information tecnology, seguito dalle vendite (18%). Il 20% delle offerte di lavoro è rivolto a candidati che hanno dai 3 ai 5 anni di esperienza e il 6% a quanti hanno meno di 3 anni di curriculum professionale. Il che vuol dire che c'è spazio anche per i neolaureati. Dai dati del MEI emerge che healthcare e educazione sono gli unici settori in cui si registra un aumento della richiesta di personale e che il Lazio mostra la decrescita più significativa delle offerte. Tuttavia va considerato che il mese di settembre fa registrare un calo delle attività di recruiting e che nonostante i dati negativi, ci sono ancora molte aziende che assumono. La percentuale maggiore di offerte di lavoro arriva dalla Lombardia (31,74%), seguita dal Veneto (15,77%), dall'Emilia Romagna (10,91%) e dal Lazio (7,36%).