L'Ocse: "La recessione rallenta"

La ripresa dalla recessione economica globale «probabilmente arriverà prima di quanto previsto qualche mese, fa ma il ritmo della ripresa resterà abbastanza debole per tutto il prossimo anno». È quanto sottolinea l'Ocse aggiungendo che l'economia ha ancora bisogno di spinte, come quelle messe in campo dai governi negli ultimi mesi, e che per esempio devono essere mantenuti, in questa fase che accompagna il riavvio dell'attività economica, i bassi tassi di interesse. Secondo l'Ocse il Pil delle principali economie mondiali dovrebbe scendere quest'anno del -3,7%, rispetto alla precedente stima di giugno (-4,1%). "Le notizie economiche sono state in larga parte favorevoli negli ultimi mesi" spiega l'Ocse, che segnala, tra le altre, il buon andamento dei mercati finanziari, la ripresa gia' in corso in economie emergenti come la Cina e la stabilizzazione del mercato immobiliare in Usa e Gran Bretagna, elementi ai quali fanno pero' da contraltare una stretta sul credito che prosegue e le preoccupazioni che ancora sussistono sulla salute del sistema bancario. Ad ogni modo, l'organizzazione stima "una ripresa piu' vicina di quanto previsto alcuni mesi fa" e una conseguente attenuazione del "deterioramento senza precedenti" del mercato del lavoro. "Tuttavia, il ritmo della ripresa sarà probabilmente modesto per un certo periodo" avverte l'organizzazione di Parigi. Cio' e' dovuto a fattori, come la crescita della disoccupazione e la stagnazione delle retribuzioni, che manterranno sotto pressione la domanda privata. Quanto all'inflazione, il recente rincaro dei prezzi delle materie prime fa sì che i rischi di deflazione riguardino il solo Giappone. L'Ocse conclude affermando che nel breve periodo saranno ancora necessarie politiche di stimolo fiscale, sebbene una ripresa piu' rapida del previsto potrebbe consentire ad alcuni paesi di tirare il freno. Un imperativo valido per tutti concerne comunque l'elaborazione di strategie di uscita da tali misure. Per quanto riguarda poi la politica monetaria, secondo l'Ocse le banche centrali non dovrebbero tornare ad alzare i tassi di interesse prima del 2010.