La previdenza costa sempre di più

La crescita della spesa nel 2007 è stata del 4,1%, mentre l'incremento tra il 2005 e il 2006 era stato del 3,3%. A determinare l'accelerazione della spesa è stato l'incremento delle pensioni di importo più limitato, la cosiddetta «quattordicesima». «Si ricordi inoltre - ha scritto il ministero dell'Economia - che anche nel 2007 era ancora in vigore il cosiddetto superbonus». Cresce di più anche la spesa assistenziale: nel 2007 è aumentata del 5,2% rispetto al 4,7% del 2006. Per quanto riguarda invece l'importo medio dei trattamenti pensionistici, oltre la metà dei pensionati (il 53% per la precisione) prende meno di 1.000 euro al mese. Complessivamente nel 2007 la spesa per pensioni è risultata pari a 216.380 milioni di euro, ovvero al 59% del complesso delle erogazioni per prestazioni sociali a carico della pubblica amministrazione e al 14,1% del Pil. Sempre lo scorso anno l'aumento per adeguamento alla dinamica dei prezzi è stato pari al 2%. Colpo di acceleratore dunque per la spesa previdenziale (da +3,3% del 2006 a +4,1% dello scorso anno) e sull'incremento della dinamica di crescita della spesa registrato nel 2007 «ha influito - spiega il Tesoro - l'evoluzione normativa». Lo scorso anno è infatti diventato operativo l'incremento delle pensioni di importo più limitato che è stato realizzato attraverso l'introduzione di una somma aggiuntiva esentasse, la cosiddetta «quattordicesima», di importo variabile a seconda dell'anzianità contributiva da pagare a tutti i pensionati di età non inferiore a 64 anni e con un reddito annuo individuale non superiore a 8.504,73 euro. Nel 2007 inoltre era ancora operativo, per l'ultimo anno, il cosiddetto «superbonus», in base al quale a chi aveva maturato i requisiti per la pensione tra il 2004 e il 2007 è stata offerta l'opportunità di rimandare il ritiro e rimanere al lavoro senza pagare i contributi previdenziali, percependoli invece direttamente come una quota ulteriore di salario esentata dalla tassazione. La distribuzione dei pensionati per classe di importo medio mensile delle prestazioni dimostra infine che la maggior parte dei pensionati italiani deve arrivare a fine mese con meno di 1.000 euro. Il 22,9% è addirittura sotto i 500 euro al mese mentre solo un pensionato su 10 percepisce più di 2.000 euro.