Arriva la stangata sul bancomat

Il rincaro della commissione che passa de 1,8 euro a 2,1 euro è del 16%. Un aumento che contrasta con lo spirito delle liberalizzazioni e con l'impegno degli istituti alla moderazione dei costi. A denunciare la stangata allo sportello automatico è stata ieri l'Adusbef, l'associazione degli utenti dei servizi bancari assicurativi e finanziari, con una nota diffusa alla stampa e rivolta all'Antitrust. «Le banche, nonostante gli impegni assunti con l'Antitrust - si legge nel comunicato - continuano indisturbate ad aumentare i costi dei conti correnti,i più alti del mondo e le commissioni sui prelevamenti Bancomat altra banca, che passano da 1,81 euro a 2,10 euro,con un rincaro secco del 16 per cento. Poichè tale aumento non è frutto del libero mercato, ma di un accordo interbancario, come messo nero su bianco nelle risposte date dagli Istituti di credito alle lamentele degli utenti, Adusbef ha denunciato l'ennesimo accordo di cartello all'Antitrust, auspicando che la nuova commissione, troppo filobancaria dopo le nomine del professor Barucci e della Bedogni, possa intervenire per impedire l'ennesima vessazione a danno dei consumatori». Se da una parte aumentano i motivi di attrito tra gli utenti e gli istituti di credito non mancano i segnali di una diminuzione della litigiosità tra gli stessi soggetti. A dimostrarlo sono i dati 2006 dell'Ombudsman, il Giurì bancario, se condo il quale i ricorsi sono stati 3.900, il 7% in meno rispetto al 2005. Il dato si inserisce in un contesto di costante discesa della conflittualità: considerando il biennio 2004-2006 i ricorsi sono infatti diminuiti del 17%. Le controversie sono state quindi meno, ma di maggior valore, anche perchè è cresciuta la capacità di trovare più facilmente un punto di incontro prima di arrivare all'appello del Giurì. I ricorsi sono stati presentati per il 20% da imprese, commercianti, artigiani e società che solo dal primo gennaio dello scorso anno hanno potuto rivolgersi al giudice Ombudsman. L'altro 80% è invece giunto dai consumatori. Un ricorso su due si è risolto a favore del ricorrente. Per quanto riguarda i 2.199 ricorsi decisi nel merito circa il 35% (+5% rispetto al 2005) è stato su trasparenza bancaria e variazioni delle condizioni e quindi anche conti correnti e depositi a risparmio. economia@iltempo.it