Fisco, Marini corregge Padoa Schioppa

Una riduzione fiscale, alla luce dei buoni conti emersi nella trimestrale di cassa, deve riguardare, infatti, anche «le famiglie e i cittadini e non solo le imprese». Lo ha detto, nel corso del suo intervento al workshop Confcommercio-Ambrosetti, il presidente del Senato, Franco Marini che corregge così il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa che l'altro ieri aveva dichiarato di voler dare priorità alle imprese. Marini si è detto comunque «contento che il ministro dell'Economia abbia fatto una affermazione importante» in merito a una possibile riduzione fiscale per le imprese, ma ha ricordato anche che è importante «riavviare il ciclo positivo» rappresentato dai consumi delle famiglie e «poiché l'opportunità c'è occorre che le due cose» ossia una limatura fiscale sia per le imprese che per le famiglie «vadano insieme». La posizione espressa dalla seconda carica dello Stato arriva il giorno dopo l'apertura di Padoa-Schioppa, alle imprese. Il responsabile di Via Venti Settembre aveva auspicato un taglio della fiscalità per le imprese, incassando l'apprezzamento di Confindustria. Marini tiene a sottolineare come «la vera garanzia per la ripresa» dell'economia risiede nella riduzione del peso delle tasse per le famiglie, anche perchè solo così si può dare ai cittadini quella «sicurezza verso il futuro che ancora manca», sostenendo i consumi. Questo non significa, puntualizza, escludere le imprese dalle riduzioni fiscali, aziende che godranno comunque dei vantaggi derivanti dalla «crescita della domanda». Il discorso di Marini piace al segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che sottolinea a più riprese come sia giunto il tempo di «dare più ai lavoratori e ai pensionati perchè - dice - le imprese hanno già avuto» ed a volte, questi «interventi a pioggia», nella storia economica del paese è dimostrato che non abbiano dato risultati. D'altra parte, nonostante la richiesta di meno tasse per le imprese, lo stesso presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, pone l'accento sulla necessità di rilanciare i consumi interni, ringraziando in parte anche Marini, per avere comunque riconosciuto il forte ruolo del mondo dei servizi nella tenuta occupazionale alla ripresa avviata. Tutto questo senza risparmiare però la richiesta che i tagli delle tasse vanno fatti subito. Bonanni è sembrato riconoscere delle ragioni a Sangalli, pur senza evitare di sottolineare come «la ripresa si possa consolidare con due fattori: l'export che la sta trainando e i consumi che invece ancora soffrono». Peraltro il leader della Cisl dà merito alle Pmi e a Confcommercio di aver colto l'inizio di una fase nuova nel paese, che partirà «con la concertazione». economia@iltempo.it