Nigi (Confsal): il Governo intervenga sul lavoro

«Siamo pronti, in mancanza di risposte immediate e concrete da parte del Governo, a intraprendere dure azioni di lotta, incluso lo sciopero generale» spiega a Il Tempo, il segretario generale Marco Paolo Nigi. Quali sono le motivazioni dello stato di agitazione? «Il Governo Prodi, oltre a penalizzare fortemente con la Legge finanziaria 2007 lavoratori e pensionati, non ha dato risposte concrete sulle questioni centrali della nostra vertenza. L'inerzia e l'incertezza del Governo hanno creato parecchi danni e forti disagi ai lavoratori e ai pensionati». Quale è la situazione sul rinnovo dei contratti? «I contratti di lavoro nel pubblico impiego sono scaduti da quattordici mesi ma a tutt'oggi non esistono le condizioni sostanziali e formali per l'avvio dei negoziati. Nel privato impiego la situazione non è dissimile». La Confsal e tutte le federazioni aderenti sono impegnate da tempo per la stabilizzazione del personale precario. Quali le prospettive? «Sulla stabilizzazione del personale precario abbiamo registrato qualche risultato, ma siamo ancora lontani dal definire seri e certi piani di stabilizzazione sia nel settore pubblico che in quello privato». Che cosa pensa del «riordino» del sistema previdenziale previsto dal dodecalogo Prodi? «Quando il Governo presenterà al tavolo concertativo una proposta organica, la Confsal si confronterà con la sua piattaforma che - come è noto - esclude le disincentivazioni per l'uscita dal lavoro e la revisione al ribasso dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo. In ogni caso, finché su tutto questo il confronto rimarrà mediatico e non si attiverà una legittima e seria concertazione non ci potrà essere nessuna soluzione equa e condivisa», In conclusione, qual è lo sbocco che può avere la vertenza? «O il Governo Prodi prospetta soluzioni concrete, ricevibili ed eque in tempi brevi o saranno inevitabili le preannunciate dure azioni di lotta, incluso lo sciopero generale». economia@iltempo.it