Telefonica frena sull'entrata in Olimpia

Nonostante l'accordo politico tra Prodi e Zapatero sul dossier Enel-Endesa avesse fatto presagire al mercato un'accelerazione anche tra le due aziende di telefonia, ieri, a raffreddare gli appetiti degli analisti e della speculazione ci ha pensato il presidente della compagnia iberica, Cesar Alierta. «I contatti con Telecom Italia sono al momento sospesi» ha spiegato Alierta nel corso della conference call sui risultati 2006 a chi gli chiedeva delle ipotesi di un accordo fra i due gruppi. «Abbiamo un alto rispetto per Telecom Italia e per il suo management» ha aggiunto rimandando ai comunicati emessi nelle scorse settimane in cui si parlava di «contatti esplorativi con Pirelli». La conclusione è stata quella dell'annuncio di una sostanziale frenata per un accordo che sembrava dietro l'angolo. «A questo stadio riteniamo che le circostanze attuali rendano difficile per noi procedere» ha detto Alierta che ha concluso rivolgendosi agli analisti che «in ogni caso,vi terremo informati di ogni sviluppo». Le dichiarazioni di Alierta sono state una doccia fredda per il titolo Pirelli, che detiene attraverso il 18% nella holding Olimpia, il controllo di Telecom Italia. A fine giornata le azioni della società milanese presieduta da Marco Tronchetti Provera hanno ceduto il 4,94% a 0,80 euro, tra scambi sostenuti. Sono passati di mano oltre 107 milioni di pezzi pari al 2% del capitale. Sulla stessa scia anche il titolo Telecom che ha chiuso in calo del 2,6% a 2,23 euro, con volumi pari al 2% del capitale, ma comunque in linea con il settore dei titoli telefonici in Europa (Stoxx -2,2%). Telefonica alla Borsa di Madrid ha perso l'1,2%. economia@iltempo.it