I dati dell'Abi

Questi gli ultimi dati dell'Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese, costituito dall'Abi insieme a 13 associazioni d'impresa, che spiega anche come i finanziamenti alle famiglie produttrici (imprese individuali), alla stessa data, siano aumentati del 5,3%. Il settore che cresce di più è ancora una volta l'edilizia, dove i finanziamenti bancari sono cresciuti del 13,2% (stesso dato riscontrato a dicembre). In generale i finanziamenti bancari in Italia a famiglie e imprese non finanziarie hanno manifestato a luglio scorso un tasso di crescita tendenziale del 9,3%, in accelerazione rispetto a giugno (+8,7%). Rimane comunque prevalente la quota dei finanziamenti destinati alle imprese (62% del totale, contro il 45,5% dell'area euro), rispetto a quelli per le famiglie. La dinamica dei prestiti banca-impresa evidenzia anche una differente struttura temporale. Stando a quanto afferma lo studio, infatti, «continua il processo di ricomposizione della struttura finanziaria delle imprese verso fondi a più lunga scadenza: fenomeno questo che tende a superare un elemento di debolezza delle imprese italiane». L'area geografica che mostra maggiore dinamismo sul fronte della richiesta di finanziamenti è il Mezzogiorno, dove la crescita dei prestiti alle imprese non finanziarie è stata pari all'8,9%, contro il +6,1% del Nord e il +5,5% del Centro.