di EMANUELA ZONCU LE CHANCE per trovare un lavoro a tempo indeterminato ci sono eccome.

Perché nel mirino delle aziende ci sono 300 mila nuove assunzioni entro il 2006, e la parte del leone spetta a economisti e ingegneri. A infondere coraggio negli animi dei neolaureati e dare manforte ai genitori e ai ragazzi alle prese con i dubbi estivi sull'iscrizione scolastica o universitaria, ci sono i dati di Unioncamere che con l'indagine Excelsior, condotta insieme al Ministero del Lavoro, ha messo sotto la lente i «gusti» di oltre 100 mila imprese. Ecco allora che per chi sceglie le discipline scientifico-economiche ne viene fuori un quadro limpido e incoraggiante: un ragazzo su tre con diploma o laurea in materie economiche e commerciali (i più ricercati dalle imprese) trova lavoro. Mentre per il 75% dei laureati in ingegneria è pronta un'offerta di impiego a tempo indeterminato. A smentire le cassandre che davano come «fuori moda» i posti a tempo indeterminato, visti come reminiscenza del passato, c'è un dato che seppur ancora debole evidenzia il cambio di rotta: quelle assunzioni (il 43,6%) prevalgono sulle altre formule contrattuali. E le opportunità migliori sono riservate ai laureati (62,1% le offerte a tempo indeterminato, 44,8% quelle per i diplomati). Possono dormire sonni tranquilli gli ingegneri: per loro l'offerta, sempre di un contratto a tempo indeterminato, riguarda tre posti su quattro tra quelli messi a disposizione dalle imprese. Per i diplomati, le occasioni di avere un contratto stabile sono maggiori per gli edili e gli informatici (rispettivamente il 68,3% e il 61,8% delle assunzioni). Per il 2006 nel mirino delle aziende ci sono quasi 300 mila tra laureati e diplomati: un terzo di loro dovrà avere un titolo di studio di indirizzo economico e commerciale (quasi 18 mila laureati e oltre 76 mila diplomati). A ruota, tra i laureati, ci sono le richieste di ingegneri (oltre 15 mila, di cui la metà in ingegneria elettronica e dell'informazione) e i sanitari e paramedici (6 mila). Tra i diplomi di livello secondario e post-secondario, i più richiesti sono quelli in indirizzo meccanico e turistico-alberghiero (circa 20 mila posizioni in entrambi i casi). Per i livelli di qualifica professionale, a prevalere sono le ricerche di candidati con un titolo nell'indirizzo turistico, seguiti dai meccanici e dagli amministrativi e commerciali (in tutto circa 64 mila assunzioni su un totale di 133.440 previste). Poco appeal, in generale, per le lauree brevi ma in alcuni indirizzi (sanitario-paramedico, insegnamento e psicologia) possono essere davvero la via più rapida per affacciarsi nel mondo del lavoro. E nel complicato mondo dell'occupazione, le donne si riprendono la loro rivincita: per le aziende non fa infatti differenza se il giovane in cerca di lavoro è di sesso maschile o femminile. Come dire, l'importanza è che sia qualificato. Sebbene infatti gli uomini mantengano una lieve preferenza (16% contro 12%), per le imprese, nel 72% dei casi, non fa differenza assumere una donna rispetto a un uomo (lo scorso anno era il 69%).