di GIOVANNI LOMBARDO TELECOM Italia archivia i primi sei mesi del 2006 con ricavi in crescita del 5,6% a 15.

315milioni di euro (era a 39.043 milioni al 31 marzo). Il risultato operativo è sceso invece del 4,5% a 3.799 milioni di euro. Tronchetti ha comunque confermato gli obiettivi di riduzione del debito che dovrà scendere a 38 miliardi entro la fine dell'anno e a 33,5 miliardi nel 2007. Il presidente di Telecom ieri ha annunciato anche le strategie internazionali. Le attività di telefonia fissa in Brasile saranno presto vendute, mentre le prospettive di crescita del gruppo sono indirizzate su Germania e Francia. In merito ai contatti in corso con la News Corp di Rupert Mardoch, Tronchetti Provera ha sottolineato che si tratta «di un accordo di larga portata sui contenuti, non solo sul mercato italiano». I conti non piacciono alla Borsa. L'annuncio di risultati semestrali inferiori alle attese del mercato ha mandato in rosso il titolo Telecom a Piazza Affari che ha chiuso lasciando sul terreno il 2,65% a 2,098 euro. Telecom ha precisato però che escludendo il pagamento dei dividendi (per circa 3 miliardi di euro) risulterebbe un calo dell'indebitamento di oltre 700 milioni di euro. Il risultato operativo in calo di 180 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2005, «è influenzato - spiega la nota che accompagna i risultati preliminari del gruppo - dai maggiori ammortamenti (+347 milioni di euro) dovuti anche ai maggiori investimenti in tecnologie innovative». Gli investimenti industriali del primo semestre sono stati pari a 2.206 milioni di euro (+38 milioni rispetto all'anno precedente) principalmente legati all'ambito domestico, nel settore mobile, per l'aumento della copertura Umts e per l'introduzione delle tecnologie innovative come Hsdpa (High speed downlink packet access, ovvero una tecnologia superiore alla attuale Umts che permette di ampliare la larghezza di banda nelle attuali reti) e Dvbh (Digital video broadcasting handheld, una combinazione del video digitale con l'internet protocol). Addio al fisso in Brasile. Telecom non ha intenzione di crescere in Brasil Telecom, ma, anzi, intende uscirne. «Voglio chiarire che su Brasil Telecom non siamo compratori, ma venditori: abbiamo dato mandato a Jp Morgan per vendere l'asset», ha chiarito Tronchetti riferendosi agli impasse, mai superati, con gli altri soci di Brasil Telecom, ma anche ai possibili sviluppi di Tim Brasil grazie alle nuove tecnologie che consentono di operare anche nell'ambito del fisso. Sul fronte delle acquisizioni, Tronchetti ha poi precisato che l'eventuale acquisto delle attività di Aol in Francia o in Germania sono «fuori dal calcolo del debito», ma, ha aggiunto, «nel caso in cui dovessimo comprarle sarebbero una buona occasione per rafforzare la nostra posizione in Francia e in Germania». Contatti con Murdoch. «Quello che abbiamo in mente è accordo con News Corp per avere contenuti da trasferire attraverso la nostra piattaforma in Europa e in Italia per la nostra clientela a banda larga», ha spiegato Tronchetti precisando di ritenere che «un accordo di larga portata sui contenuti con News Corp ci darebbe l'opportunità di arricchire l'offerta, utilizzabile anche in mobilità con il pc».