Telecom Italia si vende il mobile turco

Il prezzo complessivo della transazione è stato di 500 milioni di dollari. In base agli accordi la compagnia di Marco Tronchetti Provera reinvestirà 250 milioni di dollari nel capitale di Oger Telecom - attualmente partecipata al 13% - rafforzando così, la propria partecipazione nella holding di controllo di Turk Telekom. L'operazione - che era già stata prevista dagli accordi sottoscritti con Oger Telecom al momento della privatizzazione di Turk Telekom - determinerà una riduzione dell'indebitamento finanziario netto del gruppo italiano per i 250 milioni di dollari che prenderanno la via verso Milano. Con l'acquisizione del 40,5% di Avea - si legge ancora - Turk Telekom, che già deteneva il 40,5% del capitale della società, incrementerà la propria partecipazione all'81%, mentre il rimanente 19% rimane in possesso di IS Bank. L'efficacia dell'accordo - conclude la nota - è condizionata, tra l'altro, all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità turche competenti. Si chiude così, con il rafforzamento nel patto di controllo di Turk Telekom una partita iniziata con la privatizzazione dell'ex monopolista di Ankara. Un processo iniziato nel luglio del 2005. Allora Telecom Italia entro in una allenza con la società saudita libanese Oger Telecom per partecipare all'acquisto del 55% dell'operatore turco messo sul mercato dal governo. La gara fu vinta dal consorzio italo-saudita-libanese per 6.550 milioni di dollari. Allora in una clausola del contratto di acquisto era fissato una prelazione di vendita a Turk Telekom della quota di Tronchetti Provera nella Avea. Esattamente di quel 40% ceduto ieri. La decisione di rispettare la preferenza è stata i parte dettata dall'opportunità di rendere più ricco l'incasso per il governo turco nella seconda fase di privatizzazione della compagnia nazionale. Venduto ai privati (Telecom Italia e Oger) il 45% della Telecom turca, lo stato metterà sul mercato il restante 55%. Con previsioni di incasso ora superiori se si considera che il gruppo, con l'acquisto della quota, ha ora in pancia non più il 40% di Avea ma l'80%. Con il ricavato della cessione Telecom Italia aumenterà comunque la sua quota di partecipazione nella Oger. Attualmente la sua presenza è limitata al 13% del capitale. Ma il rafforzamento della presenza è funzionale all'arrivo della società saudita-libanese nella Borsa valori Difx di Dubai. Un ingresso che, secondo, i programmi dovrebbe avvenire al massimo nel 2008. In questo modo si rafforzerebbe la collaborazione di Telecom Italia con il gruppo Saudi Oger per ulteriori iniziative nel settore delle telecomunicazioni nel mondo arabo. Intanto ieri si è chiusa una partita giudiziaria aperta a Torino prima dell'arrivo di Tronchetti Provera al timone dell'azienda. La procura di Torino ha chiesto l' archiviazione di un'inchiesta su alcune operazioni finanziarie di Telecom e, in particolare, sulla fusione, avvenuta nel 2000, fra Seat e Tin.it. Il provvedimento verrà ora trasmesso ai dieci indagati, tra i quali figurano l' ex presidente Roberto Colaninno, il finanziere Emilio Gnutti, l' ex amministratore delegato di Seat, Lorenzo Pelliccioli (ora ad della De Agostini). La maggior parte dei reati contestati (false comunicazioni sociali, conflitto di interessi, manipolazione i titoli) è ormai caduta in prescrizione.