Nove «monarchi»
Sebbene la banca sia stata fondata nel 1893, in realtà la carica di governatore è stata istituita solo nel 1928. Prima, la funzione era assegnata al direttore generale. Carica che ricoprirono Giacomo Grillo, che si dimise non appena la banca cominciò ad operare nel febbraio del 1894, Giuseppe Marchiori e Bonaldo Stringher. Ed è proprio quest'ultimo ad assumere, nel 1928, la carica di Governatore che ricopre fino alla sua morte avvenuta il 24 dicembre del 1930. A lui succede, il 10 gennaio del 1931, il direttore generale Vincenzo Azzolini. Durante le fasi finali della seconda guerra mondiale, la Banca d'Italia conosce un periodo di regime commissariale (29 giugno-4 gennaio 1945). Il 5 gennaio viene nominato Luigi Einaudi. Di tutti i Governatori, Einaudi - economista, pubblicista, uomo politico e secondo presidente della Repubblica italiana - lo è stato per il tempo più breve, dal 5 gennaio del 1945 all'11 maggio del 1948 quando viene eletto Capo dello Stato. Il 7 agosto del 1948, Donato Menichella, succede a Einaudi. Nell'agosto del 1960, Guido Carli, allora direttore generale della Banca e figura di grande prestigio a livello nazionale e internazionale, assume la carica di governatore. È dunque un'eredità prestigiosa e pesante quella che raccoglie il 30 luglio del 1975 Paolo Baffi. Nell'ottobre del 1979 il timone di Bankitalia arriva Carlo Azeglio Ciampi a cui succede Antonio Fazio, che diventa governatore il 4 maggio '93.