Alitalia, il mini rally si è fermato

Dopo gli acquisti dei giorni scorsi che lo hanno fatto salire del 20% ieri è arrivata la battuta d'arresto con un calo del 4%. Una conferma, secondo gli operatori, che il mini rally era legato in buona parte a movimenti speculativi. La compagnia guidata da Gianfranco Cimoli ha smenito, infatti, le voci di mercato che davano per probabile un'accelerazione dell'integrazione con Air France. E la precisazione ha sgonfiato i rumors anche su alleanze in vista con altri partner industriali. Niente fusioni in vista, dunque, che legittimerebbero le ondate di acquisti dei giorni scorsi. A raffreddare gli animi in Borsa è arrivata, ieri, anche la precisazione di Bruxelles. La Commissione Ue, infatti, nonostante il buon esito della ricapitalizzazione non ha ancora chiuso il dossier e attende da Cimoli i particolari dell'operazione su Alitalia Fly e su Az Servizi. L'unica pista rimasta aperta per giustificare il ritorno degli investitori sul titolo della compagnia aerea resta la partecipazione all'asta per rilevare la low-cost varesina Volare. Una gara per la quale si attende l'aggiudicazione il 15 gennaio dopo l'offerta di Alitalia di 38 milioni, la più alta in gioco, e su cui non dovrebberero essere previsti rilanci. Il titolo va giù. La corsa in Borsa di Alitalia non si è protratta molto a lungo e ieri sono cominciati i realizzi. Il titolo, che ha superato la soglia di un euro (1,07 euro,) è però sceso oltre il 4% e ha registrato una valanga di scambi, pari al 3% del capitale ordinario. Fusione esclusa. «Alitalia e Air France proseguono nell'opera di integrazione secondo il percorso già stabilito nell'ambito dell'alleanza Sky Team» ha ribadito la compagnia secondo la quale «non risulta allo studio alcuna ipotesi di fusione a breve termine con Air France come da indiscrezioni». Bruxelles ha annunciato invece di essere stata informata della «conclusione positiva» dell'aumento di capitale di Alitalia ma per dare l'ok definitivo «spetta all'Italia, secondo la prassi, informare la Commissione Ue delle modalità tecniche di quest'operazione per permetterle di confermare che l'insieme delle condizioni relative alla ricapitalizzazione di Az Fly e Az Service siano state rispettate». L'asta per Volare. Ancora nessun segnale è giunto dal Ministero delle Attività Produttive sul possibile rilancio delle offerte presentate dai gruppi interessati: Alitalia, AirOne, Meridiana-Eurofly, Gruppo Radici e WindJet. I cinque operatori attendevano ieri qualche indicazione in modo da avere il tempo per predisporre una nuova offerta. Se le indicazioni attese non arriveranno per il fine settimana, l'aggiudicazione verrà decisa sulla base delle offerte già pervenute. Alitalia è al momento la società che ha messo sul piatto il corrispettivo maggiore con 38 milioni di euro.