LEGA IN PRESSING SU CIMOLI

Mentre Cimoli, ad della compagnia è ancora sotto pressione, dopo l'attacco dei sindacati del trasporto aereo. «Si è parlato di Alitalia ma a margine» ha riferito il ministro per le Riforme, il leghista Roberto Calderoli, lasciando ieri Palazzo Chigi, dopo che un altro ministro leghista, Roberto Maroni, in mattinata aveva spinto sull'acceleratore annunciando che avrebbe portato la questione Alitalia al vertice della Cdl, ed era tornato a sollecitare una convocazione urgente di azienda e sindacati a palazzo Chigi «per capire come uscire da una situazione grave», quale è l'ennesima crisi nelle relazioni industriali consumatasi tra sindacati e management della compagnia. Maroni ha, però, frenato le voci di un possibile cambio ai vertici: «Per decidere bisogna prima capire cosa è successo, non mettiamo il carro davanti ai buoi prima sentiamo cosa e successo, poi decideremo cosa fare». Già nella giornata di martedì si era rafforzato il tam-tam su un possibile rinnovo dei vertici, con corredo di nomi sui candidati più papabili.